Cultura

IL CLUB DEI BRUTTI: ORGOGLIO, IRONIA E RIVOLUZIONE ESTETICA CONTRO IL CULTO DELLA BELLEZZA E DELL’APPARENZA

L’AQUILA – Il Club dei Brutti è un’associazione nata a Piobbico, un piccolo paese nelle Marche, nel 1879. Inizialmente concepito come un’agenzia matrimoniale per aiutare donne considerate poco attraenti a trovare un marito, il club si è trasformato nel tempo in un movimento simbolico e culturale che promuove l’accettazione di sé e critica il culto ossessivo della bellezza fisica nella società moderna.
L’associazione si presenta con uno spirito ironico e autoironico, ma porta avanti un messaggio profondo di inclusione e rispetto per l’unicità di ogni individuo. Secondo la sua filosofia, l’aspetto esteriore non deve determinare il valore di una persona. Il motto “La bruttezza è una virtù, la bellezza è una schiavitù” riassume bene l’ideologia alla base del movimento.
Il club è noto per il suo stile giocoso, per le feste popolari che organizza ogni anno, tra cui il celebre Festival dei Brutti che si tiene a Piobbico la prima domenica di settembre, e per aver creato un monumento alla bruttezza come simbolo di orgoglio identitario. Con sedi in diversi paesi e migliaia di membri, il Club dei Brutti è diventato un fenomeno sociale internazionale, capace di far sorridere ma anche riflettere, grazie a una combinazione originale di folklore, umanità e satira culturale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *