L'Aquila Capoluogo

IL CONSIGLIERE COMUNALE SIMONCELLI HA DEFINITO MAIALI I RAGAZZI E LE RAGAZZE DEL PRIDE DI AVEZZANO. SIMONCELLI SAPPIA CHE DALLA BOCCA ESCE CIO’ DI CUI SI NUTRE IL CERVELLO

AVEZZANO – PRIDE ABRUZZO: chi insulta discrimina, noi non ci stiamo!
Sinistra Italiana – Alleanza Verdi e Sinistra esprime sdegno e preoccupazione per le parole usate dal consigliere comunale Nello Simonelli in merito al Pride svoltosi ad Avezzano, evento che ha portato in piazza con gioia, ironia e determinazione centinaia di persone per rivendicare diritti, dignità e libertà. Definire “maiali” le persone che ieri hanno sfilato pacificamente significa usare un linguaggio non consono al ruolo istituzionale che ricopre Simonelli. Non è solo un’offesa volgare e gratuita ma anche un attacco simbolico a quei valori di inclusione, rispetto e autodeterminazione che il Pride rappresenta. È proprio per contrastare questo tipo di mentalità – che disumanizza chi viene percepito diverso – che i Pride nascono e continuano a essere necessari. Ci chiediamo poi perché a pronunciarsi in modo così violento contro la manifestazione sia proprio Simonelli, che immaginiamo essere un uomo eterosessuale, perfettamente a proprio agio nel vivere pubblicamente la propria identità. Perché non sentiamo direttamente le voci critiche da parte delle persone omosessuali o trans che si sarebbero eventualmente sentite a disagio per alcuni “eccessi” del pride e per questo si sarebbero rivolte al Simonelli? Il gioco retorico di citare nomi celebri o situazioni isolate non regge. Il problema non è l’eccezione, ma la quotidianità. La discriminazione si annida nella vita dell’operaio, dell’insegnante, dell’infermiere, dello studente; la discriminazione è nella paura di una carezza, di un gesto affettuoso, di una parola detta ad alta voce. È lì che il Pride porta luce, anche con l’arma potente dell’ironia, della provocazione e dell’eccesso.
Perché il Pride è una festa e come ogni festa si nutre anche di simboli, colori, giochi. Nessuno ieri era più
svestito di un normale bagnante al mare. Chiediamo al consigliere Simonelli: dobbiamo forse coprire gli occhi
dei bambini quando andiamo in spiaggia? Le parole contano e quando a usarle è un rappresentante delle istituzioni, il danno è ancora più grave. La politica dovrebbe costruire ponti, non alimentare pregiudizi e per questo crediamo che il consigliere
Simonelli dovrebbe essere il primo a rallegrarsi nel vedere un corteo di persone che ridono, giocano e si
divertono liberamente, senza arrecare danno né minacciare la libertà altrui: la gioia non va demonizzata, va
riconosciuta e rispettata, soprattutto quando nasce dal bisogno profondo di affermare sé stessi in una società
che troppo spesso condanna il semplice atto di esistere con autenticità. I diritti non sono carnevalate, non sono eccessi da censurare. I diritti sono la base stessa di una società civile e democratica e noi continueremo a difenderli, in piazza e nelle istituzioni, anche da chi usa le parole per ferire. C’erano ragazze e ragazzi giovanissimi ieri in piazza, c’erano per loro e per i loro coetanei, meritano di essere
additati come maiali?

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