
SULMONA, GLI AMBIENTALISTI SFIDANO IL DIVIETO DEL QUESTORE E TENGONO LA CONFERENZA STAMPA NELL’AREA DEL TRIBUNALE
Nonostante il diniego per “motivi di sicurezza”, i comitati si presentano davanti al Tribunale per chiedere trasparenza sulla vicenda SNAM
SULMONA – Divieto o no, la conferenza stampa si è tenuta. Questa mattina, davanti al Tribunale di Sulmona, i rappresentanti del Coordinamento per il Clima Fuori dal Fossile e dei Comitati cittadini per l’ambiente hanno deciso di portare comunque avanti la loro iniziativa per chiedere pubblicamente: “Che fine hanno fatto i nostri esposti?”.
Gli attivisti si riferiscono agli otto esposti presentati alla Procura della Repubblica di Sulmona a partire dal 22 maggio 2023, relativi a presunte irregolarità e criticità legate alla realizzazione della centrale di compressione e metanodotto Snam. Ad oggi, sostengono, solo uno ha avuto un seguito concreto, mentre per tutti gli altri regna il silenzio.
Nei giorni scorsi, il Questore dell’Aquila Fabrizio Mancini aveva emesso un decreto di divieto, sostenendo che l’area del tribunale costituisce un “obiettivo sensibile” e che la conferenza stampa avrebbe potuto rappresentare un rischio per l’ordine pubblico. Ma i comitati, ritenendo il provvedimento “assurdo e sproporzionato”, hanno deciso di non arretrare.
“Non siamo pericolosi sovversivi, ma cittadini che chiedono trasparenza e legalità – hanno dichiarato i promotori –. Avevamo comunicato la nostra intenzione con largo anticipo, pur non essendo obbligati a farlo, e avevamo garantito una presenza pacifica e rispettosa. Ci è stato negato un diritto fondamentale: quello di esprimere liberamente una domanda legittima”.
Durante la conferenza, gli attivisti hanno ribadito che il loro obiettivo non è creare tensioni ma chiedere conto alla Procura di un’inerzia giudicata inaccettabile, soprattutto su temi che riguardano la sicurezza ambientale e la salute dei cittadini. “Otto esposti, con documentazione allegata, lasciati senza risposta. Perché?” è stata la domanda al centro dell’incontro.
Il caso alimenta ora un acceso dibattito sul diritto alla libertà di espressione e sul ruolo delle autorità nel garantire il dissenso pacifico, soprattutto quando si tratta di questioni ambientali che coinvolgono l’interesse collettivo.
I comitati hanno annunciato che continueranno la loro mobilitazione, anche attraverso nuove azioni pubbliche e legali: “Non ci fermeranno con i divieti. La verità deve venire a galla”.
ANCORA A ROMPERE LE PALLE ALLA GENTE . LA SNAM HA FATTO TUTTO QUELLI CHE C’ ERA DA FARE !! INVECE QUESTA GENTE CONTINUA A ROMPERCI LE PALLE . PRIMA DELLE VOTAZIONI COMUNALI I VERDI &COMPANY FANNO UN COMIZIO COMICO TRAGICO E PARLAVANO DELLA GUERRA E NELLO STESSO MOMENTO VENIVANI AMMAZZATI 2 EBREI IN AMERICA CHE NON C’ ENTRAVANO NULA . POI PARLANO DRL VERDE E DEGLI ALBERI CHE NON SI TOCCANO .. PERO A ROMA HANNO TAGLIATO CENTINAIA E CENTINAIA DI ALERI E I VERDI CHE FANNO PARTE DELLA NAGGIORANZA …A ROMA NON HA APERTO BICCA TUTTI ZITTI E MUTI …..CHISSA PERCHE ?