
SULLE CONTESTATE ESUMAZIONI NEI CIMITERI DELLE FRAZIONI L’ASSESSORE FABRIZIO TARANTA DICE LA SUA
Si parla spesso… sì, troppo spesso e quindi probabilmente sarebbe il caso di tacere, ma di fronte a certe insinuazioni è davvero impossibile. I fenomeni di turno continuano imperterriti a voler fare i fenomeni ad ogni costo, persino a costo di rendere ancora più evidente che è solo speculazione, è solo cercare di strappare qualche consenso sul dolore delle persone. Capacità, responsabilità e rispetto per i cittadini in un amministratore comunale, magari anche consigliere di opposizione, dovrebbero accompagnarsi anche e soprattutto all’onestà intellettuale che l’onere e l’onore ed il privilegio di ricoprire tale ruolo deve necessariamente prevedere. Prendiamo il caso di un piccolo cimitero per il quale è stato già realizzato un ampliamento dalle passate amministrazioni e una parte di tale ampliamento non è stata adeguata urbanisticamente, da luglio 2023 abbiamo avviato il procedimento per la progettazione e realizzazione di due nuovi loculari e con la D.C.C. n. 10 del 17 gennaio 2025 è stata adottata la variante urbanistica per l’adeguamento delle aree dove insiste l’ampliamento ed è stata disposta l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica per un importo pari a 465.000 euro. La delibera non è ferma al palo, ma sono in corso le ulteriori fasi di progettazione che permetteranno di poter realizzare i lavori. Detto ciò sarebbe grave, se non disumano, se un amministratore di questa città non fosse al corrente di ciò che vota in Consiglio, e sarebbe ancor più grave, se non disumano, se nonostante lo sappia faccia finta di niente per pura opportunità, ma sarebbe grave e disumano se un amministratore dicesse ad un cittadino che se fosse stato costruito un luculario oggi non ci sarebbero state le esumazioni, perchè significherebbe prendere in giro quel cittadino, significherebbe speculare sul suo dolore. Nessuna fretta, nessuna scelta improvvisa per rimediare all’incapacità di programmazione è la legge dello Stato insieme ai regolamenti regionali e comunali a stabilire i tempi di esumazione, basterebbe conoscerli. Un amministratore può e deve conoscere leggi e regolamenti.
La realtà per fortuna non si può nascondere e a volte è sufficiente aprire un qualsiasi motore di ricerca ed informarsi prima di sentenziare, ma certo si dovrebbe esser dotati di quell’onestà intellettuale di cui sopra e riprendere le mie parole anche quando ricordo che l’ordinanza sindacale è dell’11 marzo 2024 ed è stata esposta dalla fine di ottobre 2024 fino ad oggi (quindi per otto mesi) in molte aree del cimitero di Bagno. La stessa ordinanza dispone esumazioni anche nei cimiteri di L’Aquila, Aragno, Filetto, Pescomaggiore, Monticchio, Paganica e Santa Rufina di Roio. In questi ultimi due sono stati realizzati nel recente passato due loculari da circa 250 loculi e molti sono ancora vuoti, però si è proceduto alle esumazioni, poco prima di Bagno, perché così la norma impone. Nessuna fretta, nessuna scelta improvvisa è solo l’adempimento di un dovere.
Per distinguersi bisogna essere diversi!
*Assessore Comunale