
SPARARE AGLI UCCELLETTI E PAPA FRANCESCO CON L’ENCICLICA LAUDATO SI’: LETTERA APERTA ALL’ASSESSORE ALLA CACCIA EMANUELE IMPRUDENTE
L’AQUILA – Nella sua enciclica Laudato Si’, Papa Francesco ha lanciato un grido di dolore contro la devastazione che l’uomo sta operando nei confronti della vita vegetale e animale sulla Terra, nostra casa comune. A te, Cristiano di fede Cattolica, quell’enciclica dovrebbe far riflettere sulla decisione di mettere a mattanza 27 mila uccelletti o i bellissimi cervi che popolano le nostre valli, rendendole altamente attrattive, anche dal punto di vista turistico. Democristiano seguace di Giorgio De Matteis, da qualche tempo sei leghista e salviniano. Dal dovere morale dell’accoglienza, caro alla Chiesa, hai sposato la cultura di un personaggio politico che si commenta da sé. Chi fa politica, spesso non segue valori universali, ma solo quelli delle urne. Non so se rientri nella categoria delle urne, di certo rientri in quella dei casacchisti dal cambio facile. Fossi un cacciatore, mi rivolterei contro questa scelta di sparare a qualsiasi cosa calchi la terra o rallegri il cielo. Lo chiamano sport, gli amanti della doppietta, ma nella realtà è solo un giocare con la vita animale e non ad armi pari. Ti conosco da sempre, ma ora non ti riconosco più. Cosa ci trovi di politicamente nobile nello sdoganare una cultura che di fatto è solo morte per piumati bellissimi, cari anche a San Francesco d’Assisi? Non lo riesco a capire. Da laico, cerco di comprendere soprattutto le opinioni e le idee di chi non la pensa come me. Mi piacerebbe, assessore Imprudente, che questa decisione di cacciare e ammazzare di tutto, la spiegassi ai bambini degli asili dell’infanzia o ai ragazzini delle primarie. Entri in una scuola e vedi disegnini con animali, uccelli, fiori e natura; esci dalla scuola e trovi chi quegli animaletti qualcuno li sta uccidendo. Spero che la ragione prenda il sopravvento sul bisogno di consenso. Lo spero, anche se…
Giosafat Capulli