
FESTA DELLA MUSICA 2024: LA CAMERATA MUSICALE PORTA LE CANZONI NAPOLETANE NEL CARCERE DI SULMONA
Tre interventi musicali per i detenuti, tra emozione, cultura e inclusione. Presente anche il sindaco Tirabassi
SULMONA – La musica come ponte tra mondi, la cultura come veicolo di umanità. Con questo spirito sabato 21 giugno, in occasione della Festa della Musica, la Camerata Musicale Sulmonese, guidata dal Direttore Artistico M° Gaetano Di Bacco e dal presidente Lando Sciuba, porterà le note e l’anima della canzone napoletana all’interno della Casa di Reclusione di Sulmona.
Un evento simbolico e potente, che esce dai luoghi tradizionali della musica per entrare in quelli della detenzione, portando bellezza e leggerezza in un contesto segnato da privazione e rigore. A regalare emozioni sarà il duo formato dal mandolinista M° Francesco Mammola e dal chitarrista Lino Giusti, con tre esibizioni distribuite durante la mattinata, per una durata totale di 105 minuti, e pensate per gruppi differenziati di detenuti in base ai livelli di sicurezza.
Il programma musicale attraversa epoche e stili, partendo dai grandi classici napoletani come Reginella, Anema e core, Malafemmena, fino alle atmosfere swing di Tu vuò fa l’americano di Renato Carosone. Non mancheranno omaggi a Roma con Arrivederci Roma e Roma nun fa la stupida stasera, brani celebri nati dal genio di Garinei e Giovannini e del maestro Armando Trovajoli.
Il viaggio musicale proseguirà tra i ritmi brasiliani di Antonio Carlos Jobim (La ragazza di Ipanema, Samba di una nota só), passando per Rossini con La danza – Tarantella napoletana, e per un tocco abruzzese con tre brani del compositore Mario Giusti: Incanto, Un mandolino tra le stelle, Marcia caratteristica. Gran finale con la travolgente Czarda di Vittorio Monti, ispirata alle danze ungheresi.
L’iniziativa si inserisce in un più ampio programma di trattamento rieducativo portato avanti dalla Casa di Reclusione di Sulmona, diretta da Stefano Liberatore, che oggi ospita 470 detenuti. Tra attività teatrali, artigianato, studio universitario, progetti artistici e editoriali, emerge l’idea di un carcere non solo punitivo, ma anche formativo. Attualmente 42 detenuti sono iscritti a corsi universitari grazie alla convenzione con l’Università di Teramo e 44 hanno conseguito la qualifica di operatore agricolo.
Tra i progetti più significativi: la realizzazione di presepi napoletani in legno e cartapesta, la creazione di bambole Pigotte per l’UNICEF, un fumetto contro la violenza di genere ispirato alla Divina Commedia (pubblicato da Masciulli), e l’innovativo progetto “Abbazie digitali” per seguire in realtà virtuale il Festival Abbazie Jazz.
“Sarà un momento di sana evasione, dove la comunità esterna e quella interna interagiscono” ha dichiarato Elisabetta Santolamazza, responsabile dell’area trattamentale. Il Sindaco di Sulmona Luca Tirabassi ha confermato la sua partecipazione, testimoniando l’importanza del legame tra istituzioni e cittadinanza, anche all’interno del carcere.
L’evento aderisce allo spirito originario della Festa della Musica, nata in Francia nel 1982 su iniziativa del Ministero della Cultura e oggi celebrata in oltre 120 nazioni nel mondo: un invito a suonare ovunque, a condividere la musica come bene comune, accessibile a tutti, dentro e fuori le mura.
Un ulteriore traguardo per la Camerata Musicale Sulmonese, da anni impegnata nel portare la musica dove serve di più: nelle periferie sociali ed esistenziali, là dove una canzone può valere più di mille parole.