
ARCHIVIATA LA MORTE DEL CAMIONISTA LUIGI TAURO: NESSUNA RESPONSABILITÀ DI TERZI, NIENTE RIESUMAZIONE
Parma – Nessuna responsabilità da parte di terzi, nessuna nuova indagine e nessuna riesumazione della salma. Con queste motivazioni il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Parma, Luca Agostini, ha accolto la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura in merito alla morte di Luigi Tauro, il camionista 44enne originario di Bussi sul Tirino, deceduto il 10 luglio 2024 in un drammatico incidente lungo l’autostrada A1.
La tragedia avvenne nel tratto piacentino dell’autostrada, tra Fiorenzuola e Fidenza, all’altezza del chilometro 88 in direzione Parma. Il mezzo pesante condotto da Tauro, che trasportava bobine di metallo, uscì improvvisamente di strada, ribaltandosi nella scarpata adiacente. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, per il 44enne non ci fu nulla da fare: il corpo venne estratto senza vita dalla cabina del camion dai vigili del fuoco.
Dalle prime indagini effettuate dalla polizia stradale era emersa come probabile causa dell’incidente un improvviso malore che avrebbe colto l’autista, risultando purtroppo fatale. La Procura di Parma aveva comunque aperto un fascicolo a carico di ignoti con l’ipotesi di reato di omicidio stradale, disponendo accertamenti per valutare eventuali responsabilità esterne.
Al termine delle indagini preliminari, tuttavia, non è emersa alcuna violazione di norme da parte di terzi. “Dall’esame degli atti acquisiti al fascicolo – si legge nella richiesta della Procura – non appare possibile apprezzare la violazione di alcuna regolare cautelare da parte di alcuno”. Di conseguenza, “la notizia di reato non appare fondata”.
Una tesi che non ha convinto i familiari della vittima. Attraverso il loro legale, l’avvocato Alberto Paolini, avevano chiesto di procedere con la riesumazione del corpo per l’esecuzione di un’autopsia, ritenendo fondamentali ulteriori accertamenti. In particolare, sulla base di una consulenza tecnica di parte, avevano sollevato dubbi sulla sicurezza del tratto autostradale, evidenziando presunte irregolarità nel posizionamento e nella tenuta del guardrail, nonché sulla sua conformazione e interruzione.
Il giudice Agostini, però, ha respinto anche questa istanza, ritenendo che “non sussistano ulteriori elementi per dare luogo a nuove indagini”. La decisione del gip ha quindi sancito la definitiva archiviazione del procedimento: nessun colpevole per la morte di Luigi Tauro.
Resta il dolore di una famiglia che cercava risposte e il vuoto lasciato da un uomo strappato prematuramente alla vita. Ma per la giustizia, quella tragica mattina d’estate lungo l’A1 fu solo una drammatica fatalità.