
PUBBLICANO UN FILMATO IN CUI MALTRATTANO CINICAMENTE UN CERVO. L’ANIMALE SALVATO DAI CARABINIERI FORESTALI. SCATTATA UNA DENUNCIA
L’AQUILA – Ancora una volta la crudeltà umana colpisce un animale selvatico. Dopo essere stato catturato senza alcuna giustificazione, un cervo è stato preso per le corna e maltrattato da due uomini, che hanno avuto persino l’arroganza di filmare tutto e pubblicare il video online come fosse un trofeo. Un cittadino ha segnalato la situazione ai Carabinieri Forestali che sono intervenuti e hanno salvato l’animale. La LNDC Animal Protection ha sporto denuncia per maltrattamento di animali, come previsto dall’articolo 544-ter del Codice Penale, e seguirà il caso in tutte le sedi legali per as
sicurarsi che venga fatta giustizia. “Ci troviamo di fronte a un atto di pura violenza gratuita, un gesto ignobile compiuto solo per divertimento. Un comportamento che dimostra non solo mancanza di empatia, ma anche totale disprezzo delle leggi e della dignità animale. La fauna selvatica è protetta ed è importante ricordare che non è possibile catturarla nemmeno se la si trova in difficoltà o si pensa di poterla soccorrere, ma va segnalata alle autorità competenti. Comunque, non sembra proprio questo il caso visto il comportamento tenuto dai due uomini,” dichiara Michele Pezone – Responsabile Diritti Animali LNDC Animal Protection. I cervi purtroppo non stanno avendo vita facile in Abruzzo ultimamente. Solo lo scorso anno, LNDC Animal Protection si è opposta con forza alla mattanza dei cervi voluta dalla Giunta Regionale, ottenendo la sospensione del piano di abbattimento grazie a un ricorso accolto dal Consiglio di Stato. “Quel risultato – continua Pezone – è la prova concreta che la tutela degli animali si può e si deve ottenere anche con gli strumenti della legge, quando la politica fallisce.” LNDC ribadisce l’importanza di denunciare episodi di questo tipo e chiede sanzioni esemplari per i responsabili, affinché gesti così vili non restino impuniti e non si ripetano. “Il rispetto per la fauna selvatica è un dovere morale civile”, conclude Pezone. “I boschi, le montagne, gli spazi naturali non sono un parco giochi per prepotenti, ma habitat da difendere. Noi continueremo a farlo, senza paura, in nome di tutti gli animali che non hanno voce.”