L'Aquila Capoluogo

LAVORO E AZIENDE AL PALO IN CITTA’: LA CLASSE LAVORATRICE IGNORATA DAL SINDACO BIONDI

di Paolo Romano* 
L’AQUILA – Ma i lavoratori di questa città di che morte devono morire?
Più di tre mesi fa ci fu l’ultima conferenza dei capigruppo, richiesta come tutte le altre dal sottoscritto, per monitorare alcune tra le vertenze del lavoro che flagellano la città: Aura Spa, il declassamento dell’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, il complemento dell’internalizzazione di Inps Servizi. Oggi a queste si è aggiunta anche la situazione dei 150 precari del comparto sanitario. Una bomba inesplosa nascosta nel tessuto produttivo di questa città.
Durante quell’ultima conferenza dei capigruppo si acquisirono alcune informazioni utili, tra cui, dopo tanto peregrinare, l’acquisizione dell’AURA da parte di altra società e ci si accordò per una tabella di marcia volta al monitoraggio del piano industriale e del ritorno a una normalità lavorativa per tutti gli operai presenti: ad ogni buon conto riepilogai quella e le altre varie situazioni ancora aperte con la richiesta di un ulteriore incontro; ma da allora è calato il silenzio da parte della maggioranza. Oggi, tramite un comunicato stampa delle organizzazioni sindacali di Aura Spa, si è denunciata la situazione di profonda incertezza che ancora permane; i lavoratori hanno addirittura dovuto abbandonare il posto di lavoro per ragioni igienico sanitarie derivanti dalla mancanza (reiterata) dell’acqua. È una vergogna che il sindaco non spiccichi una parola su queste questioni. Una vergogna che si pensi alle vetrinette social e si lascino le famiglie aquilane nell’incertezza del futuro pur di non dare grattacapi al governo nazionale e regionale. Si tratta di centinaia di famiglie a cui questa amministrazione è in grado di proporre solo eventi e video pubblicitari, infischiandosene del fatto che senza uno stipendio in casa a quelle famiglie verrà tolta la serenità.
*Consigliere comunale

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