E pensare che c'era il pensieroHomeIn Evidenza

INCITATUS IL CAVALLO DELL’IMPERATORE

Incitatus era il cavallo a cui l’imperatore Caligola aveva intenzione di attribuire la carica di console: massimo magistrato del sistema politico giudiziario romano. Incitatus era un cavallo dalle grandi doti: non perdette mai una gara, tranne una: l’ultima. L’imperatore, così, dopo avergli costruito una stalla in marmo, una mangiatoia in avorio ed una coperta di porpora con un colletto tempestato di gioielli, fece uccidere Incitatus a causa di quella unica gara persa.

Il capriccio -simbolo del prepotere al potere- di un tiranno senza pietà- attualizzato a questi giorni della nostra Sulmona, ci insegna che se il cerchio stringe, se la rosa dei fedeli si assottiglia, se le defezioni irritano, se la scelta diviene scarna ed obbligata a quel che è rimasto -oppure se la cerchia non è più presentabile perché compromessa e pregiudicata- si deve esporre un cavallo che sembri esteticamente estraneo al branco, ma che, invero, con il branco abbia stretto legami indicibili se non ne abbia di “celati e genetici”, ovvero, tali da non presentare palesi motivi di potenziale rigetto dell’innesto.

Ed ecco che gli unici disponibili, anche se cavalli senza voce e poptenza propria, sono stati e sono le uniche scelte possibili.

Ecco l’Incitatus, in attesa nella stalla, è strigliato e preparato alla corsa, (forse l’ultima?), con il peso sulla groppa dell’obbligo della vittoria con le briglie tra le mani di un auriga audace spericolato ma conscio, da parte sua, che se vi sarà sconfitta, la pena sarà la morte del solo Incitatus, mente per la vittoria, lui, l’imperatore, solo lui, avrà onori di allori e palme onorevoli!

Nella stalla marmorea, il bellissimo Incitatus è imbrigliato da stallieri di rango ed accudito da scudieri esperti, nel corteo popolare Incitatus è accompagnato da araldi capacissimi, vezzeggiato da valletti eleganti, scortato da vassalli ,valvassini e valvassori ed, infine, assistito in corsa da groom di coalizione.

In questa gara è in gioco la vita, per volere di un folle proprietario che prima lo esalta, magnifica e glorifica e poi, a piacer suo, lo eliminerà abbattendolo, volendo solo per se stesso il plauso ed il potere.

Per oggi Incitatus –che è di molto furbo ed intelligente- nella sua gara, ha lasciato e favorito che venissero selezionati concorrenti di gran lunga meno brillanti e dotati: In modo che la sua corsa sembri agli spettatori agile, disinvolta ed armoniosa… ma la sua briglia è saldamente posseduta nelle mani dell’ auriga imperator.

Questo è il vaticinio: un povero cavallo serve a giustificare gli obiettivi di potere romano del leader e che si è posto in suo pieno e cosciente potere: partendo dalle Stelle (5), per la stalla marmorea, allo scranno sindacale verso l’agognata Cattedra…. per chiudere, colpito a morte con il rinnegamento, prima, e nell’ oblio, dopo.

ELPIS

2 commenti riguardo “INCITATUS IL CAVALLO DELL’IMPERATORE

  • E se il cavallo scalcia per non perdere la faccia per non olttagguare la sua cultura, per non farsi affittare come strumento? Allora Incitatus vince!

    Risposta
  • DOMANDA …….quanti INCITATUS morirebbero ………oggi ?

    Risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *