
I GIOIELLI ARCHITETTONICI DELLA NOSTRA CITTA’: PALAZZO BETTI
L’AQUILA – L’edificio venne edificato successivamente all’Unità d’Italia, nella seconda metà del XIX secolo, su Commissione dell’avvocato Gustavo Betti, commerciante di origine toscana in seguito al matrimonio tra il figlio Roberto e la marchesina Spaventa. Venne ammodernato già negli anni Trenta del XX secolo quando vennero creati gli ingressi sulle vie laterali. Il 12 ottobre 1924, il suo balcone dominante su Piazza Duomo fece da palco ad un noto comizio di Benito Mussolini. Nel dopoguerra il palazzo divenne sede bancaria ospitando per decenni la sede aquilana del Banco di Roma. Danneggiato dal sisma del 2009, l’edificio è stato poi sottoposto ad un intervento di restauro concluso nel 2016. I lavori hanno avuto un costo stimato di circa 7 milioni di euro. L’edificio è situato in posizione dominante sulla piazza del Duomo ed occupa l’intero isolato tra la piazza e le vie Rosso Guelfaglione, Crispomonti e Cimino. Presenta una forma quadrangolare con corte al centro. La facciata principale, in stile neorinascimentale, è quella affacciata sulla piazza e presenta uno schema molto classico. Il finestrone centrale al piano nobile è dotato di balconcino in pietra e sormontato dallo stemma familiare, troncato, con un’aquila nella parte superiore ed un leone in quella inferiore. Particolarità del palazzo è la pavimentazione alla veneziana, una sorta di mosaico realizzato tramite l’accostamento di minuscole tessere in marmo, senza l’utilizzo di altri materiali o fughe. Le volte a padiglione del piano nobile si presentano affrescate mentre la copertura è interamente in legno. Sul selciato esterno al palazzo, in corrispondenza dell’entrata, è stata collocata una pietra d’inciampo in ricordo di Giulio Della Pergola, ebreo aquilano arrestato e deportato ad Auschwitz.
Giovanni Perreca