
UN SEGNALE DI FORTE INTEGRAZIONE: FRANCO DI ROCCO È IL NUOVO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI SULMONA
L’elezione di Franco Di Rocco alla presidenza del consiglio comunale rappresenta molto più di un semplice passaggio istituzionale: è un segnale forte, simbolico e concreto, di integrazione e partecipazione. In un momento storico in cui le comunità cercano punti di riferimento autentici, la scelta di Di Rocco – arrivata al secondo scrutinio con 11 voti favorevoli e 6 schede bianche – racconta una città che prova a guardare avanti, costruendo ponti e valorizzando i percorsi personali e politici di chi ha dimostrato nel tempo dedizione e senso di responsabilità.
A consegnargli la fascia con i colori della città è stato il comandante della Polizia Locale, Domenico Giannetta. Un gesto che suggella non solo un incarico prestigioso, ma anche una storia di impegno civico lunga otto anni, vissuta da Di Rocco tra i banchi di Palazzo San Francesco. Emozionato, nel suo primo intervento da presidente ha voluto sottolineare il significato profondo della sua elezione:
“Non dimentico da dove vengo – ha dichiarato – la mia elezione è contro ogni pregiudizio. Sarò garante di ogni singola voce, perché questo è il consiglio di tutti. Dedico questo traguardo a mio padre, Federico, che mi ha sempre sostenuto e incoraggiato anche quando sembrava impossibile. È grazie a lui se ho avuto la forza di affrontare e superare le diffidenze di una parte della città che ha sempre guardato con sospetto la nostra comunità, quella rom locale, spesso considerata come gente da tenere alla larga. Oggi dimostriamo che l’integrazione non è uno slogan, ma una realtà possibile, che una storia come la mia non è un’eccezione ma l’inizio di un racconto collettivo”.
Parole che tracciano già la rotta di una presidenza che vuole essere inclusiva e capace di restituire dignità al confronto politico, in un’aula che si annuncia vivace e – almeno agli esordi – attraversata da frizioni. La minoranza consiliare ha infatti scelto l’astensione, lamentando l’assenza di concertazione sulla nomina. Una critica alla quale il sindaco Luca Tirabassi ha risposto con un invito al dialogo: “Quando si comincia un viaggio insieme è fisiologico doversi conoscere. Dalla minoranza non ho avuto una telefonata e tra i punti cardine della nostra attività ci sarà sempre l’inclusione”.
L’elezione di Di Rocco assume così anche il valore di una dichiarazione politica: quella di una città che prova ad abbattere le barriere invisibili, scegliendo come figura di garanzia un uomo che, nella sua storia personale e politica, rappresenta la possibilità concreta di una comunità plurale e coesa. Un “presidente di tutti”, che conosce i meccanismi della macchina amministrativa e che promette di ascoltare ogni voce, anche quella più critica.
Nel corso della seduta, è stata eletta all’unanimità vicepresidente del consiglio comunale la consigliera di minoranza Katia Di Marzio. La sua nomina, proposta dalla stessa minoranza, è stata accolta con il voto favorevole di tutti i consiglieri di maggioranza, incluso il sindaco Tirabassi, che aveva espresso esplicitamente la volontà che ciò avvenisse. «Credo sia stato un bel segnale di coerenza, rispetto istituzionale e apertura (non ricambiata) alla contrapposta compagine consiliare», ha commentato il primo cittadino.
bene,piu’ che segnali ,chiacchiere ,tante,troppe,i risultati sono sotto la luce del sole…I migliori auspici ,buon lavoro ,naturalmente le valutazioni con l’inizio delle attivita’,azioni,interventi,funzioni,ecc che dovrebbero generare benefici/vantaggi nell’Interesse generale di cui servizi fruibili/efficienti/moderni/tecnologicamente adeguati/validi/utili ai Cittadini,Legalita’ diffusa per uscire dalla palude,e basta,o no?