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PRIMO CONSIGLIO COMUNALE DELL’ERA TIRABASSI: POLEMICHE E TENSIONI ALL’AVVIO

Non è cominciata nel segno dell’armonia l’era amministrativa del sindaco Luca Tirabassi. Il primo consiglio comunale, tenutosi in una sala piena di aspettative e occhi puntati sul nuovo corso politico, si è subito acceso con le prime tensioni tra centrodestra e centrosinistra, a testimonianza che la strada verso la governabilità sarà tutt’altro che semplice.

L’elezione del presidente del Consiglio comunale, uno dei primi atti formali della nuova assise civica, ha innescato il confronto politico. Il sindaco, aprendo i lavori, ha lanciato un appello alla minoranza affinché sostenesse la candidatura proposta dalla maggioranza, quella del consigliere Franco Di Rocco. Ma l’auspicio si è scontrato con il muro del centrosinistra che, con il candidato sindaco non eletto Angelo Figorilli, ha preso posizione respingendo la proposta, non per questioni personali legate a Di Rocco – figura stimata anche dai banchi dell’opposizione – ma per questioni di metodo.

“La scelta del presidente del Consiglio comunale – ha detto Figorilli – andava condivisa e concertata. Nessuno ci ha consultati, non c’è stato alcun dialogo”. Il centrosinistra avrebbe preferito una figura espressione del risultato elettorale complessivo, proponendo Rossella Piccoli. Ma dalla maggioranza è arrivata una replica secca: “Bastava una telefonata”, ha detto il sindaco, provocando la reazione immediata dell’opposizione.

Dal centrosinistra, Maurizio Balassone e Katia Di Marzio hanno ribadito che l’onere della concertazione ricade su chi governa, non su chi è all’opposizione. A infiammare ulteriormente il dibattito è stata la consigliera Ornella La Civita, che ha sollevato interrogativi su scelte già definite prima ancora dell’insediamento ufficiale: “Il nome di Di Rocco circolava già nei primi giorni di campagna elettorale. La verità è che la decisione era stata presa da tempo, così come nella trattativa per la composizione della giunta ci sono stati incontri riservati anche fuori città, a Pratola”.

Accuse pesanti, che hanno provocato la reazione indignata del sindaco Tirabassi. “In quest’aula non possono essere riportati fatti mai avvenuti, frutto di ricostruzioni giornalistiche”, ha tuonato il primo cittadino, rivolgendosi anche alla stampa locale con parole critiche. Un attacco che è poi stato ribadito nel discorso di presentazione della nuova giunta, ancora incompleta al momento del consiglio.

Tirabassi ha poi contestato alla minoranza di voler strumentalizzare anche il tema dell’integrazione, in riferimento all’elezione di Di Rocco, appartenente alla comunità rom. Un’accusa che ha indignato Figorilli: “Una sciocchezza. Nessuno nel centrosinistra metterebbe in discussione i valori dell’inclusione, che sono parte fondante della nostra identità politica. Chi invece parla quotidianamente contro immigrazione e integrazione è proprio il centrodestra nazionale”.

Nonostante il clima teso e i toni accesi, il consiglio si è concluso con l’elezione di Franco Di Rocco alla presidenza dell’assemblea, con i voti della maggioranza e l’astensione della minoranza. Ma la seduta ha lasciato un segnale chiaro: le difficoltà di dialogo tra le parti, la mancata presenza degli assessori al fianco del sindaco, e una giunta ancora in fase di definizione sono elementi che pesano già come un primo passo falso sull’inizio dell’esperienza amministrativa di Luca Tirabassi.

Un battesimo politico tutt’altro che soft, che prelude a un percorso irto di ostacoli per il nuovo sindaco, chiamato ora a dimostrare con i fatti quella capacità di ascolto e di inclusione più volte evocata nei proclami della campagna elettorale

 

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