
LANDO BUZZANCA: LA INTERESSANTE BIOGRAFIA DEL POPOLARISSIMO ATTORE SCRITTA DAL FIGLIO MASSIMILIANO

La figura di Lando Buzzanca, tra cinema popolare e una vita privata burrascosa, viene svelata sul piano più intimo. Massimiliano descrive un uomo dal carattere forte, cresciuto secondo un’educazione che oggi sembrerebbe severa, se non violenta. «Mio fratello Mario gli portò una pagella piena di brutti voti, tremava. Papà gliela fece a pezzi e gliela gettò nella minestra». Gli schiaffi in casa non mancavano: se uno era previsto, Lando ne dava tre. «Io ero magro, bastava che mi sfiorasse e mi usciva sangue dal naso, forse per questo mi risparmiava».
Il rapporto con le donne mostra invece un’altra contraddizione: infedele, certo, ma solo in apparenza, secondo le parole del figlio. «Diceva che a cercarlo erano sempre le donne, mai lui». C’è una storia con un’attrice che si presenta alla porta dell’albergo in accappatoio, un’altra che si arrampica sul balcone della sua camera. Ma nella sua testa, c’era solo la moglie. Tornava sempre a casa, dove lei gli toglieva i vestiti per capire se aveva addosso profumi diversi. Dopo la sua morte, racconta Massimiliano, il padre cadde in una disperazione profondissima, tanto da tentare il suicidio: «Lo trovò la governante nella vasca, si era tagliato le vene. Si sentiva perduto senza mamma».
Anche sul piano professionale, Lando non ha vissuto sempre il riconoscimento che forse meritava. «Un certo tipo di sinistra lo snobbava, lo escludeva. Una volta salutò Ettore Scola, e lui fece finta di non vederlo». Episodi che hanno lasciato il segno, nonostante non fosse un uomo schierato in modo netto: «Non era fascista, era più un socialista con una vena cristiana».