
GIUNTA, DIETRO-FRONT SU D’AGOSTINO E BRACCIO DI FERRO TAGLIERI-COSENTINO SU DELEGA CULTURA
A poche ore dall’ennesimo vertice della maggioranza e a meno di ventiquattr’ore dalla seduta consiliare inaugurale dell’era Tirabassi un clamoroso dietro-front potrebbe rimettere in discussione la composizione della nuova giunta. L’aria che tira è quella di un ripensamento dell’esclusione da assessore del primo dei non eletti in Noi Moderati, Angelo D’Agostino, destinato fin dai primi giorni di campagna elettorale ad assumere la delega all’Urbanistica. Un settore con il quale ha sicura dimestichezza, per la professione esercitata per decenni nell’ufficio tecnico comunale e per l’esperienza da assessore già compiuta con la giunta Casini. La marcia indietro su un’esclusione che ha sollevato subito polemiche e decisa dall’ex assessore regionale e patron dei civici, Andrea Gerosolimo, verrebbe spinta dalla ventilata adesione dello stesso D’Agostino e del gruppo folto di professionisti e imprenditori a suo sostegno, guidati dall’ex assessore comunale Mario Sinibaldi, di abbandonare Noi Moderati, per aderire ad un’altra formazione della coalizione. Probabilmente D’Agostino, Sinibaldi e altri stanno valutando l’ipotesi di aderire a Fratelli d’Italia. A questa ipotesi si aggiunge l’indiscrezione, trapelata in questi giorni, che il neoeletto consigliere comunale Fabio Di Censo sarebbe intenzionato a lasciare in tempi ravvicinati lo scranno consiliare, perchè impegnato nell’attività professionale, poco compatibile con un impegno politico pieno. Solo un’indiscrezione e solo un’ipotesi. Ma in politica, si sa, tutto è possibile. Un’eventuale dimissione del medico oculista spianerebbe la strada ad un ingresso dello stesso D’Agostino in Consiglio comunale. A quel punto, presto o tardi che sarà, una sua adesione a FdI significherebbe lasciare Noi Moderati con due consiglieri comunali e rafforzare FdI che passerebbe a cinque consiglieri, acquisendo netta prevalenza nella maggioranza. Da qui il ritorno di “fiamma” per la candidatura D’Agostino all’assessorato all’Urbanistica, per il momento attribuita a Fabrizio Paolini. Ma non è solo il caso D’Agostino ad agitare la maggioranza, alla vigilia della presentazione del nuovo esecutivo nella prima seduta di Consiglio comunale. In serata, con il fiato sul collo della seduta consiliare, sarà sciolto anche il nodo delle deleghe da assegnare ai cinque assessori. Al riguardo è in corso il braccio di ferro tra Luisa Taglieri (Forza Italia) ed Emanuela Cosentino (FdI), per l’attribuzione della delega alla Cultura. Taglieri avrebbe posto come condicio sine qua non l’assegnazione per lei di quella delega, “pesante” in una città che spicca per le sue attività culturali, più che in altre attività. Alla Cosentino verrebbe invece riservata la delega ai Grandi Eventi. Ma se sarà assessore alla Cultura Taglieri si vedrà costretta a lasciare la presidenza della Giostra d’Europa. Insomma il nodo da sciogliere non è semplice per Taglieri, nè per Forza Italia. Se invece Taglieri rinuncerà ad entrare in giunta, qualora non venisse soddisfatta la sua richiesta, nell’esecutivo entrerebbe Federica La Porta, equilibrando la presenza nella maggioranza delle tre componenti nelle quali è attualmente divisa Forza Italia: la componente che fa riferimento alla stessa Taglieri, la componente che fa riferimento al consigliere Francesco D’Antuono, sostenuta anche dal sindaco di Pratola Peligna, Antonella Di Nino e la componente del probabile assessore o consigliere comunale, se Taglieri però sarà assessore, Federica La Porta che fa riferimento ad Antonietta La Porta, consigliera regionale e parente stretta della stessa Federica.