
GIORNO DI FESTA: OGGI RICORRE L’ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DELL’AQUILA DAL NAZIFASCISMO
di Pierpaolo Pietrucci*
L’AQUILA – Il fascismo si affermò in Italia, come altri regimi totalitari, così: con una strategia che comprendeva la negazione di diritti fondamentali. Prima la limitazione e poi l’abolizione dei diritti politici. Poi tolsero il diritto di voto alle donne. Poi la libertà di stampa, di assemblea, di associazione e di libertà di espressione.
Poi il controllo sulla scuola, sull’economia, sulla famiglia, e sulla vita privata, con il fine di creare una società omogenea e devota allo Stato. Poi emanarono una serie di Leggi repressive e antisemite. Poi venne il tempo della propaganda di regime, che enfatizzava la centralità dello Stato e la glorificazione del leader, strategia questa che servì per creare un clima di paura e controllo sociale. il fascismo si è affermato facendo leva sulla codardia e sull’egoismo di ciascuno. E il fascismo non è mai completamente morto: sopravvive oggi nei soprusi, nella gestione scorretta del potere, nelle mafie grandi e piccole che ammorbano le nostre esistenze.
Sta a voi, sta a tutti noi, se scegliere di stare dalla parte della libertà, o fingere di non vedere, girarsi dall’altra parte, sorridere sguaiati, lucrare sui più deboli e mettersi a letto come se niente fosse. Sta a tutti noi sapendo che nella concezione Vichiana della storia, di corsi e ricorsi storici, chi non ha memoria del proprio passato è costretto a riviverlo.
Viva L’Aquila libera e antifascista.
*Consigliere regionale