
POPOLI RENDE OMAGGIO ALLA MEMORIA CON LA PRESENTAZIONE DE “L’ULTIMA STRAGE DI ROMA”
Popoli Terme– Non poteva esserci cornice più simbolica per la prima presentazione del libro “L’ultima strage di Roma” di Emidio D’Amato: la sala polivalente dell’Istituto Comprensivo di Popoli, all’interno della scuola media intitolata a Edmondo Di Pillo. Una scelta non casuale, che ha unito la cultura alla memoria e ha riportato la comunità di Popoli a riflettere sulla figura di uno dei suoi figli più valorosi, martire della libertà, ucciso dai nazisti alla vigilia della liberazione di Roma.
La sala era colma di cittadini, autorità e studenti. A fare gli onori di casa il sindaco Dino Santoro, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, insieme alla professoressa Grazia Corazzini dell’Università della Terza Età, che ha promosso e sostenuto l’iniziativa. Le loro parole hanno introdotto l’incontro, lasciando spazio poi al cuore della serata: il racconto appassionato dell’autore e le riflessioni storiche sapientemente sollecitate da Nazzareno Moreschi.
A rendere ancora più toccante l’evento è stata la presenza di due dei tre nipoti di Edmondo Di Pillo, Michela ed Edmondo, arrivati appositamente dal Lazio per partecipare all’incontro. I loro interventi hanno offerto un toccante contributo umano, ricordando non solo il patriota ma anche l’uomo, il marito, il nonno, la cui memoria sopravvive nella storia e negli affetti familiari.

Il libro e la storia
“L’ultima strage di Roma” è un’opera che unisce rigore storico e narrazione profonda. Ripercorre la vicenda di Edmondo Di Pillo e della moglie Ero Ciancarelli, anch’essa di Popoli, intrecciando il loro percorso personale con quello collettivo dell’Italia tra fascismo, guerra e Resistenza.

D’Amato racconta la vita di Di Pillo: dalla nascita nel 1904 in una famiglia umile, al successo professionale nel settore chimico, fino all’impegno clandestino con l’OSS (Office of Strategic Services), l’organizzazione statunitense che operava in Italia per supportare la Resistenza e favorire l’avanzata alleata. La vicenda culmina con l’arresto da parte delle SS, la detenzione e le torture a via Tasso, fino alla brutale esecuzione alla Storta il 4 giugno 1944, assieme ad altri tredici prigionieri, tra cui Bruno Buozzi.
Un episodio oscuro della storia italiana che D’Amato riporta alla luce con precisione e rispetto, documentando come la speranza e il coraggio possano sopravvivere anche nei momenti più drammatici. Il giorno della liberazione di Roma, mentre la città festeggiava la fine dell’occupazione nazista, Di Pillo e i suoi compagni venivano barbaramente assassinati, vittime dell’ultima strage compiuta dai tedeschi nella Capitale.

L’autore
Emidio D’Amato, anch’egli originario di Popoli, ha alle spalle una lunga carriera da insegnante di lingua e letteratura inglese. Appassionato di storia, letteratura e musica, è autore di numerosi romanzi e saggi. Con “L’ultima strage di Roma”, pubblicato da La Caravella Editrice, D’Amato firma forse la sua opera più sentita, unendo l’interesse per la storia alla necessità di fare memoria.
Un tributo che diventa eredità
La presentazione si è chiusa con un forte applauso del pubblico, commosso e partecipe. L’evento non è stato solo un momento culturale, ma anche un atto di giustizia morale, di trasmissione della memoria alle nuove generazioni. A ottant’anni dalla strage della Storta, Popoli ha ricordato uno dei suoi eroi, rendendo onore non solo a un nome inciso nelle pagine della Resistenza, ma anche all’ideale di libertà che continua a ispirare.