
PERSONE, PROBLEMI E STORIA UMANA : LE RIFLESSIONI DEL PROFESSOR NANDO GIAMMARINI
di Nando Giammarini
MONTEREALE – Il corso della vita delle persone ed i problemi che l’ attanagliano Nella vita di ogni essere umano ci sono eventi e problematiche che li accompagnano per tutto il loro decorso. Ci sono silenzi che fanno più rumore delle bombe. Ci sono assenze che gridano giustizia e, in qualche caso, vendetta. Ci sono infortuni o malattie che ne cambiano totalmente il decorso. E ci sono profonde verità che, sebbene sotto gli occhi di tutti, diventano invisibili, per comodità o paura. Oggi, tra le ceneri di una democrazia al collasso e le ipocrisie di tanti politici benpensanti ( solo alle loro tasche piene di soldi e di potere ovviamente) siamo immersi in una di queste verità scomode. Si stanno affamando interi popoli Israele sta affamando un intero popolo. Una situazione assurda , un’accusa pesante quanto un macigno che nessuna persona al modo vorrebbe sentire non dovrebbe mai essere pronunciata con leggerezza. Ma i fatti, quelli crudi, documentati, innegabili parlano per sé. Pronunciando la parola “ WAR” ( Guerra). Ospedali rasi al suolo, ambulanze bersagliate, aiuti umanitari bloccati ai confini o colpiti durante la distribuzione. E adesso, la fame: calcolata, pianificata, utilizzata come arma ad alta letalità. Gaza è diventata una prigione a cielo aperto, senza gli elementi essenziali per la sopravvivenza di ogni essere umano: acqua, medicine, pane. Una popolazione stremata, e questo e’ un fatto di umanità ancor prima che di civiltà e buon senso, in gran parte composta da bambini, che viene lasciata morire con lentezza inumana nel silenzio complice di chi dovrebbe proteggere il diritto internazionale. Si può parlare di autodifesa quando il bersaglio è il latte in polvere o si può ancora invocare la sicurezza quando si impedisce a un popolo l’accesso al cibo? La storia c’insegna che quando nel 1973 il governo di Unità Popolare del Cile guidato da Salvatore Allende riuscì a garantire mezzo litro di latte al giorno ad ogni bambino povero, fu la reazione della borghesia che attraverso il generale Augusto Pinochet rovesciò il governo democraticamente eletto, quindi espressione del popolo cileno. A parte questa riminescenza storica , che ha la sua importanza nella storia dell’ umanità , se è vero che il Medio Oriente è la cartina di tornasole dell’etica internazionale, è altrettanto vero che anche nel nostro Paese la barbarie assume forme sempre più scellerate. In Italia, recentemente, abbiamo assistito a un fenomeno allarmante: le minacce rivolte ai figli di leader politici. Che si tratti di Giorgia Meloni o Matteo Salvini, non importa non è la persona politica a essere colpita, ma i suoi affetti più indifesi. È un gesto infame, codardo, che non può essere assolutamente giustificato né dalla rabbia né dalla disperazione. È l’espressione più bassa e disumana del dissenso, quella che trasforma la protesta in persecuzione. E cede ad una caduta di tensione culturale che non dovrebbe mai venir meno I figli, di chiunque essi siano, sono sacri sempre. Sebbene il mio impegno, talvolta quotidiano, è rivolto a quelli poveri. Che siano figli di potenti o di gente modesta che abbiano una madre di destra o un padre di sinistra, sono esseri umani con il diritto di vivere lontano dall’odio dell’ideologia. Quando iniziamo a tollerare – o peggio, a giustificare – le minacce ai bambini in nome di una battaglia politica, abbiamo già perso. La violenza verbale è solo il primo passo verso una violenza più grande, e più irreparabile. A me viene naturale sostenere che i figli non devono pagare le colpe dei padri. Altro grande problema che riguarda da vicino milioni di famiglie , a fronte di una malattia , della disoccupazione o di un infortunio sul lavoro, potrebbero trovarsi senza il necessario sostentamento economico. Parliamo di un periodo di grave difficolta. Tutti siamo genti in cammino su questa terra incontro allo stesso destino.