
L’ABBANDONO INSOSTENIBILE DI PALAZZO CARLI. QUALE FUTURO PER LA SEDE STORICA DELL’UNIVERSITA’?
L’AQUILA – Non conosco i termini della querelle sulle risorse non utilizzate dalla governance dell’Universita dell’Aquila sollevata dal Consigliere Comunale Enrico Verini , sempre attento alle questione della nostra Università e della nostra Città (faccio fatica anch’io a separarle anche quando i miei colleghi del Senato Accademico mi rimproveravano un’eccessiva attenzione alla connessione tra Città e Università trascurando, ed era falso, le grandi questioni internazionali che poi hanno portato alla realizzazione il GSSI voluto dal Ministro Barca con i 3 – 4 fantasiosi premi Nobel aquilani promessi dal rettore di quella “struttura eccellente con studenti eccellenti”) e quindi non mi pronuncio .
Però vorrei ricordare alla nostra governance cittadina il tremendo abbandono di palazzo Carli . Una sede che per tutti coloro , studenti , personale tecnico amministrativo e docenti , che hanno amato
questa icononica struttura e che ha rappresentato per tutti l’inizio della splendida avventura che si chiama Università Pubblica . La sede della prima Università Abruzzese , creata dai nostri lungimiranti antenati e affidata alla popolazione, in primis aquilana, che ha potuto attraverso di essa crescere culturalmente e professionalmente . Palazzo Carli non è solo una struttura da ricostruire ma è un luogo, per molti di noi di sentimenti, di ricordi indimenticabili . Mi scontrai a suo tempo con il tanto amato Bertolaso, non da me ma il discorso sarebbe lungo , che nella sua visione che l’Universita dell’Aquila fosse condannata alla scomparsa( parole sue) e che dovesse nel frattempo vivacchiare o poco più fece di tutto per non darci nessuna sede universitaria né sostitutiva ne’ ricostruendo quello che era stato distrutto, (non ci diede neanche le strutture mobili) vorrei chiedere alla nostra Assemblea Cittadina che prima di ogni altra struttura si pensi alla sede storica della vera università dell’Aquila . Sarebbe un modo meraviglioso per riconoscere il ruolo della più importante azienda aquilana .