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CAMPO DI GIOVE, BOOM DI NUOVE RESIDENZE: LA GUARDIA DI FINANZA ACQUISISCE GLI ATTI IN COMUNE

 

Sulmona –  Blitz della Guardia di Finanza di Sulmona negli uffici del Comune di Campo di Giove. Le Fiamme Gialle hanno acquisito la documentazione relativa alle richieste di iscrizione anagrafica presentate negli ultimi tre anni, focalizzandosi su un dato che ha destato non pochi sospetti: dal 2022 ad oggi, sono state 168 le nuove domande di residenza in paese, pari a quasi un quarto della popolazione complessiva del borgo montano.

L’indagine punta a chiarire se tali numeri corrispondano a reali trasferimenti di cittadini oppure se dietro l’aumento delle iscrizioni si nascondano casi di “residenze fittizie”, ovvero dichiarazioni anagrafiche formalmente valide ma non supportate da una reale presenza sul territorio.

A far scattare i controlli sarebbe stato proprio l’anomalo incremento delle nuove residenze in un comune che, storicamente, registra un andamento demografico stabile o in lieve calo, in linea con le tendenze dei piccoli centri appenninici.

La Guardia di Finanza procederà ora con la verifica incrociata dei dati anagrafici, catastali e fiscali, per accertare eventuali irregolarità. L’ipotesi investigativa, ancora in fase preliminare, potrebbe toccare diversi ambiti, dalla concessione indebita di agevolazioni fiscali alla possibilità di manovre tese a ottenere benefici legati alla residenza (come incentivi, assegni di inclusione, esenzioni o punteggi per graduatorie pubbliche).

Intanto, anche l’opposizione politica in Consiglio comunale ha mosso i primi passi, presentando un’istanza formale di accesso agli atti per ottenere chiarimenti sull’incremento delle nuove residenze. Una richiesta che potrebbe aprire un fronte istituzionale e politico, oltre che giudiziario.

L’amministrazione comunale, al momento, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Le indagini sono ancora in corso e, secondo fonti investigative, potrebbero estendersi anche ad altri comuni della zona se dovessero emergere elementi riconducibili a un fenomeno più ampio.

La vicenda riporta al centro dell’attenzione il tema della corretta gestione dell’anagrafe e dei possibili abusi connessi alla residenza, in

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