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GENOVA – Paolo Villaggio su Fabrizio De André: “Suo fratello aveva una spider gialla, che amava moltissimo. <<Chiedo a mio fratello se mi presta la macchina. Glielo chiedo per pietà, gli dico che é un fatto di vita o di morte. Lui capirà. Poi guidi tu, perché io non ho la patente>>. E gli ha detto: << Va bene, però mi raccomando, eh! Se solo la rigate vi ammazzo!>> Siamo partiti da Sampierdarena. Al ritorno io respiravo a fatica. A Serravalle ho creduto di vedere la Madonna Nera di Chestokowa che faceva l’autostop. Ho cominciato a dormire al volante […] alla curva maledetta di Ronco Scrivia anche la macchina ha perso il controllo: testacoda lunghissimo, poi la parete in mattoni a sinistra, poi ancora la parete in pietra, un’autobotte per schivarci è caduta dopo un volo di trenta metri sul fiume Scrivia. L’indomani era sabato. Il fratello gli ha detto <<Dov’è la macchina? Che voglio andare in Riviera>>. Fabrizio ha abbracciato suo fratello e gli ha detto: <<Sei veramente un uomo fortunato, sai?! C’hai un culo! Non ci siamo fatti quasi niente. Illesi! Neppure un graffio!>>. Il fratello non ha risposto e gli ha sputato in faccia”.