
TESTAMENTO FALSO A NOME DEL PADRE, RINVIATO A GIUDIZIO COMMERCIALISTA SULMONESE
SULMONA – Dovrà affrontare un processo Gaetano Lepore, 66 anni, noto commercialista di Sulmona, accusato di aver falsificato un testamento a nome del proprio padre, deceduto nel 2021. Lo ha deciso il giudice per le udienze preliminari Marta Sarnelli, accogliendo la richiesta della Procura nell’ambito del procedimento aperto l’11 ottobre 2023.
Secondo quanto riportato negli atti, Lepore avrebbe redatto e fatto pubblicare un documento testamentario datato 4 luglio 2022, ovvero oltre sei mesi dopo la morte del padre, che risale all’anno precedente. L’atto in questione, pubblicato da un notaio, non prevedeva la suddivisione dei beni al 50% con il fratello, come ci si sarebbe potuti attendere in caso di successione legittima, ma assegnava la maggior parte del patrimonio alla nipote, figlia dell’imputato.
L’accusa formale è falso in atto pubblico, con l’aggravante – come ipotizzato dagli inquirenti – di aver agito per procurare un vantaggio patrimoniale alla propria figlia, danneggiando di fatto gli altri potenziali eredi.
Lepore, che respinge ogni addebito, è difeso dall’avvocata Alessandra Baldassarre, pronta a contestare le accuse in aula. La difesa punta a smontare l’impianto accusatorio, sostenendo la legittimità dell’atto e la buona fede dell’indagato.
Il processo si preannuncia complesso e delicato, toccando il tema sensibile delle successioni familiari e dei conflitti patrimoniali tra parenti. Intanto, la vicenda ha già attirato l’attenzione dell’opinione pubblica sulmonese, per il ruolo professionale dell’imputato e la natura dell’accusa.