
I PALAZZI STORICI DELL’AQUILA: PALAZZO CAPPA-CAMPONESCHI
L’AQUILA – Palazzo del XIV secolo in stile medievale-rinascimentale.
Il committente fu la famiglia Camponeschi. Venne costruito di fronte alla Chiesa capo-quarto di Santa Maria Paganica. Inizialmente costituito da un unico blocco tra Via Paganica e Piazza Santa Maria Paganica, si aggiunsero tra il ‘500 ed il ‘600 altre strutture appartenute alle famiglie Ardinghelli, Franchi e Oliva. Dopo il terremoto del 1703 Filippo Ardinghelli, che stava ricostruendo il proprio edificio, morì senza eredi prima che questo venisse ultimato, lasciando a metà il progetto che avrebbe dovuto
trasformare lo stile dell’edificio in Barocco. Il palazzo mantenne quindi lo stile Rinascimentale della vecchia residenza Camponeschi. Sul finire del ‘700 parte della struttura finì nelle mani della famiglia Cappelli, mentre la restante venne acquistata dalla famiglia dei baroni Cappa, tutt’ora proprietari del palazzo. Dopo il 2009 ed a seguito dell’ultimo evento sismico rilevante l’edificio venne restaurato e riaperto solo nel 2014. Dal punto di vista strutturale il palazzo può essere considerato composto da due distinte parti, di cui la più moderna è stata edificata nel 1500. La differenza negli stili è visibile dalle facciate: quella su via Garibaldi ha una vistosa cornice su cui insistono sei finestroni in stile neoclassico, la facciata su via Paganica ha un portale settecentesco con un ingresso in architettura rinascimentale, (che rimanda alla composizione di un altro edificio della medesima famiglia e si trova su Corso Vittorio Emanuele: Palazzo Cappa-Cappelli); la composizione di edifici e stili include un angolo a sud con portale medievale ad arco acuto e quattro graziose bifore ad
archetti ogivali, due sul lato di Via Paganica e due sul lato della piazza.
G.P.