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TUMORE ALLA PROSTATA: LE NUOVE FRONTIERE DELLA DIAGNOSI E DELLA TERAPIA IN ITALIA

A cura del prof Maurizio Proietti – Il tumore alla prostata rappresenta una delle neoplasie più diffuse tra gli uomini, con oltre 36.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno solo in Italia. Si tratta di un tumore che colpisce prevalentemente gli uomini sopra i 50 anni, ma che, grazie ai progressi della medicina e della ricerca scientifica, può essere oggi affrontato con strumenti sempre più efficaci e mirati. Negli ultimi anni, infatti, sono emerse nuove tecnologie e strategie che promettono diagnosi più accurate e terapie più personalizzate, migliorando così le prospettive di sopravvivenza e la qualità della vita dei pazienti.  

Uno degli obiettivi principali nella lotta al tumore alla prostata è la diagnosi precoce. La tempestività nell’individuazione del tumore è spesso determinante nel garantire cure efficaci e poco invasive. Finora, gli strumenti più comuni sono stati il dosaggio del PSA (antigene prostatico specifico), l’esplorazione rettale digitale e la biopsia prostatica. Tuttavia, questi strumenti possono portare a falsi positivi o falsi negativi e, soprattutto, non sempre riescono a stabilire con esattezza l’aggressività del tumore.

Negli ultimi mesi, in Italia, sono stati introdotti nuovi strumenti di diagnosi avanzata.

Test genetico “Prostatype, già in uso al Policlinico Tor Vergata di Roma. Il test analizza l’espressione di tre geni coinvolti nello sviluppo del tumore prostatico (processo attraverso cui l’informazione contenuta in un gene viene tradotta in una proteina funzionale). Integrando queste informazioni con dati clinici tradizionali, permette di calcolare un valore (P-Score), utile per valutare la gravità della neoplasia e scegliere il trattamento più adeguato. Questo strumento diagnostico aiuta ad evitare trattamenti eccessivi in casi a bassa aggressività.
Test salivare e nuovi esami del sangue.  Ricercatori internazionali e italiani stanno mettendo a punto test salivari in grado di rilevare mutazioni genetiche predisponenti al tumore della prostata. Questi test potrebbero presto affiancare o sostituire gli attuali esami ematici, offrendo un metodo non invasivo e altamente predittivo.
Radiofarmaco 18F-Piflufolastat (PSMA). Sperimentato con successo al Policlinico di Bari, questo radiofarmaco permette di individuare con estrema precisione le cellule tumorali tramite PET/CT, migliorando l’efficacia diagnostica rispetto ai metodi convenzionali.

L’Italia all’avanguardia nelle cure personalizzate

La rivoluzione non si ferma alla diagnosi. Le innovazioni stanno trasformando anche l’approccio terapeutico, con l’introduzione di trattamenti più mirati, meno invasivi e meglio tollerati dai pazienti.

Terapia con radioligandi (PRLT). Al Policlinico Sant’Orsola di Bologna è disponibile una terapia innovativa che utilizza radioligandi mirati al PSMA (“ligando” o “carrier”, è una molecola che si lega specificamente a recettori presenti sulle cellule tumorali, permettendo di individuare e distruggere le cellule maligne in modo preciso e mirato), una proteina espressa in elevata quantità nelle cellule tumorali prostatiche. Questo trattamento consente di colpire direttamente il tumore, risparmiando i tessuti sani circostanti e riducendo gli effetti collaterali. Fra le ultime frontiere nella cura del carcinoma prostatico c’è il Lutetium (177Lu) vipivotidetetraxetan, messo a punto da Novartis e approvato da pochi mesi in Italia nella pratica clinica.
Cure di precisione con intelligenza artificiale. Presso l’Ospedale San Gerardo di Monza, è stato avviato un programma sperimentale che utilizza l’IA per elaborare in tempo reale enormi quantità di dati clinici, radiologici e genetici. L’obiettivo è elaborare terapie sempre più personalizzate, adattate al singolo paziente.

Alla luce di tutto ciò, in molte strutture sanitarie italiane si sta affermando un approccio integrato(multidisciplinarietà) che coinvolge urologi, oncologi, radiologi e biologi molecolari. La condivisione delle competenze consente diagnosi più precise e trattamenti costruiti su misura per ogni caso clinico.

Nonostante i progressi, i dati epidemiologici mostrano un aumento costante dei casi. Secondo recenti stime, nel 2025 il tumore alla prostata sarà la neoplasia più frequente negli uomini. Questo incremento è legato da un lato all’invecchiamento della popolazione, dall’altro alla maggiore capacità di diagnosi. Io aggiungo tra le cause gli xenoestrogeni che introduciamo nell’organismo attraverso gli alimenti inquinati. Gli xenoestrogeni sono sostanze chimiche estranee all’organismo che si comportano come gli estrogeni, spesso hanno effetti deleteri.  

Di fronte a questa tendenza, ossia l’aumento dei casi di tumore prostatico, la prevenzione diventa cruciale. I medici raccomandano controlli periodici già dai 45-50 anni, specialmente in presenza di familiarità. Educare la popolazione maschile a superare i tabù legati alla salute urologica è una delle sfide centrali.

Un altro elemento chiave è la comunicazione. I nuovi strumenti diagnostici e terapeutici, sebbene sofisticati, devono essere accompagnati da una corretta informazione e da un dialogo costante con il paziente. Comprendere le alternative disponibili, valutare i pro e i contro di ogni scelta terapeutica e condividere le decisioni con i curanti è essenziale per affrontare con maggiore serenità il percorso di cura.

Le associazioni di pazienti, le campagne di sensibilizzazione e il ruolo dei media possono contribuire a diffondere una cultura della prevenzione e della diagnosi precoce, avvicinando il pubblico alle eccellenze cliniche presenti sul territorio nazionale.

Conclusione

Il tumore alla prostata è oggi una malattia affrontabile con strumenti sempre più avanzati. L’Italia, grazie a importanti centri universitari e ospedalieri, si sta affermando come punto di riferimento europeo per la diagnosi precoce e la terapia personalizzata. La sfida dei prossimi anni sarà rendere queste innovazioni accessibili a tutti i pazienti, garantendo equità, informazione e continuità assistenziale.

In un contesto dove la tecnologia si evolve con rapidità, il fattore umano resta centrale: prevenzione, ascolto e multidisciplinarietà sono le chiavi per affrontare con successo il tumore alla prostata nel XXI secolo.

Riferimenti utili

https://prostatype.it/

https://www.healthtriage.ai/prostata/

https://www.oncoprecision.it/test-genetici/prostatype

https://www.aosp.bo.it/it/content/tumore-alla-prostata-l%E2%80%99algoritmo-che-semplifica-la-diagnosi-dei-casi-dubbi?utm_source=chatgpt.com

https://www.neuromed.it/tumore-alla-prostata-pet-tc-con-psma

https://www.sanitainformazione.it/salute/tumore-alla-prostata-a-tor-vergata-via-a-primo-test-genetico-per-cure-personalizzate/

https://30science.com/2025/05/news/tumori-a-tor-vergata-via-a-primo-test-genetico-per-cura-prostata/

https://rewriters.it/una-nuova-frontiera-per-il-tumore-alla-prostata/

https://www.ansa.it/puglia/notizie/2025/05/13/al-policlinico-di-bari-nuovo-radiofarmaco-per-tumore-prostata_f2842773-f9d0-460f-9532-8410241161c8.html

https://www.popsci.it/carcinoma-prostatico-resistente-alla-castrazione-positivo-al-psma-rimborsabile-in-italia-il-primo-radioligando.html

https://www.osservatoriomalattierare.it/news/attualita/21667-tumore-alla-prostata-cresce-la-terapia-di-precisione-con-radioligandi

https://mondosanita.it/radioligandi-una-risorsa-in-piu-nel-tumore-della-prostata-aifa-approva-lutetium-177lu/

https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=127359&

https://ec.europa.eu/health/documents/community-register/2023/20230724159723/anx_159723_it.pdf

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