
CENTROSINISTRA SU PALESTINA: “DESTRA AQUILANA CON NETANYAHU MENTRE A GAZA SI CONTINUA A MORIRE”
L’AQUILA – “La maggioranza e il Sindaco non condannano Netanyahu per il genocidio nella Striscia di Gaza, non vogliono che si faccia pressione sul Governo nazionale per interrompere i rapporti economici e politici con Israele e non ritengono condivisibile la proposta di apporre la bandiera palestinese con la scritta ‘Stop al genocidio’ sulla facciata di Palazzo Margherita”.
Lo hanno ribadito con forza oggi, in conferenza stampa, le consigliere e i consiglieri di opposizione Simona Giannangeli (L’Aquila Coraggiosa), Stefania Pezzopane e Stefano Albano (Partito Democratico) e Lorenzo Rotellini (Alleanza Verdi Sinistra). Martedì scorso infatti il Consiglio Comunale del Capoluogo, con dieci voti favorevoli e diciassette contrari, ha respinto l’Ordine del giorno che chiedeva la “condanna di Netanyahu per il genocidio in corso nella Striscia di Gaza”. “Gli interventi di alcuni esponenti della maggioranza sono stati caratterizzati da ambiguità e disonestà intellettuale, rivelando la reale volontà imposta dal Sindaco, ovvero quella di non votare l’ODG”, le parole di Simona Giannangeli promotrice del documento insieme a Stefania Pezzopane. “Non condannano Netanyahu e non condannano il genocidio in corso perché il governo a guida Meloni mantiene rapporti economici e politici serrati con un governo che si è macchiato di crimini contro l’umanità”. “Il sindaco e la sua maggioranza – continua Giannangeli – hanno praticamente dichiarato di non ritenere Netanyahu responsabile di crimini contro l’umanità, non tenendo in alcun conto la condanna formale emessa dall’Alta Corte penale Internazionale”. “Sono gravissime e inaccettabili le condotte di Biondi e della sua maggioranza – conclude la Consigliera di L’Aquila Coraggiosa – in un momento peraltro in cui tante istituzioni iniziano ad alzare la voce per condannare il governo israeliano. Il Sindaco poi si fregia di aver assegnato una casa ad un cittadino palestinese residente all’Aquila, come se fosse una concessione personale e non un diritto.” La Consigliera del Partito Democratico Stefania Pezzopane ha aggiunto: “Abbiamo voluto presentare un Ordine del giorno per condannare il genocidio in corso a Gaza con migliaia di bambine e bambini massacrati e lo scenario della ‘soluzione finale’”.
“Ci aspettavamo un’approvazione unanime della proposta – continua Pezzopane – come era già accaduto con il precedente ordine del giorno, sempre da noi proposto, in cui condannavamo l’orrore del 7 ottobre perpetrato da Hamas. Abbiamo assistito invece ad uno spettacolo vergognoso in cui il Sindaco ha fatto di tutto per bocciare l’Ordine del giorno. Diversi consiglieri si sono arrampicati sugli specchi, ma alla fine non hanno voluto condannare Netanyahu che così è stato condannato dagli organismi Internazionali, ma non dalla città della Pace e del Perdono”.
“Biondi e la sua maggioranza – conclude la Consigliera PD – calpestano il messaggio di Celestino V che scompare quando bisogna difendere l’ambigua posizione del governo Meloni. La destra aquilana difende il governo estremista di Israele, perdendo ogni senso dell’umanità.”“Di fronte alla tragedia che si consuma nella Striscia di Gaza, non possiamo voltare lo sguardo”, le parole del consigliere di Alleanza Verdi Sinistra, Lorenzo Rotellini. “Donne, bambini, famiglie intere vengono uccisi, feriti, sfollati – continua Rotellini -, le infrastrutture sanitarie sono ridotte in macerie, l’accesso al cibo, all’acqua e alle cure è sistematicamente negato. Questi non sono ‘danni collaterali’: sono crimini.
“Organizzazioni internazionali, tra cui Amnesty International -continua l’esponente di AVS – denunciano che le azioni di Israele potrebbero configurarsi come atti di genocidio secondo il diritto internazionale. Davanti a tali accuse gravissime, l’Italia, e l’Europa tutta, non può mantenere un ambiguo silenzio diplomatico. Non ci sono giustificazioni per il bombardamento di ospedali, scuole, campi profughi. Non c’è giustificazione per l’uccisione di medici, giornalisti, volontari. Non è “guerra”, è sopraffazione. È lo schiacciamento di una popolazione sotto assedio da anni, da decenni”. “ Oggi più che mai, è necessario chiamare le cose con il loro nome. È necessario chiedere conto a chi è responsabile – conclude Rotellini -. Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu deve rispondere davanti alla giustizia internazionale per crimini di guerra. Non si tratta di parole avventate, ma di un dovere morale e politico. La mobilitazione pubblica è l’unica forza capace di esercitare una vera pressione. “Biondi ha accampato varie scuse in consiglio comunale per giustificare il voto contrario della destra, ma dietro si nasconde il profondo imbarazzo per la condotta che ha avuto sul tema la Premier Meloni”, dichiara il capogruppo del Partito Democratico, Stefano Albano.
“Il Governo italiano infatti, mentre ha subito espresso condanna nei confronti di Hamas, non ha ancora condannato Netanyahu che, è bene ricordare, è stato riconosciuto quale criminale di guerra dalla Corte Penale Internazionale”. “Del resto – prosegue Albano – Meloni ha espresso dei dubbi politici in Parlamento sui provvedimenti presi dalla suddetta Corte, di fatto delegittimandola, mentre invece non ha espresso alcuna parola di indignazione rispetto alla proposta di Trump di fare della striscia di Gaza la “riviera del medio oriente”, facendo dell’Italia l’unico Paese a restare silente in tale occasione. “Infine – conclude l’esponente Dem – risulta chiaro come il problema sia quello dei rapporti politici ed economici fra l’Italia e lo stato d’Israele, col quale la compravendita di armi è ancora in atto. Biondi quindi impone alla maggioranza di votare contro il nostro Odg, per ossequio alla Premier che, in linea con Trump e Orban, pensa che Netanyahu sia un prezioso interlocutore e non un criminale di guerra.”
Simona Giannangeli (L’Aquila Coraggiosa)
Stefania Pezzopane (Partito Democratico)
Stefano Albano (Partito Democratico)
Lorenzo Rotellini (Alleanza Verdi Sinistra)