
DAL “FERMI” AL LIDO DI VENEZIA: LUCREZIA MARCANTONIO GIURATA AL LEONCINO D’ORO
Lucrezia Marcantonio porta l’Abruzzo a Venezia La 17enne del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Sulmona, prima in regione con la giuria del David Giovani, sarà tra i giovani giurati del Leoncino d’Oro alla 62ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
È firmato da una studentessa sulmonese il miglior elaborato critico d’Abruzzo per il David Giovani 2025. Si chiama Lucrezia Marcantonio, frequenta la 4ª C del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Sulmona e, grazie al primo posto conquistato con la giuria regionale, rappresenterà la nostra regione al Leoncino d’Oro, prestigioso premio collaterale della 62ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Lucrezia, 17 anni, avrà il compito di visionare e votare – insieme ad altri trent’anni selezionati in tutta Italia – i film in concorso alla Mostra, decretando l’opera vincitrice del premio dei giovani. Un ruolo di grande responsabilità che corona l’impegno ultraventennale del “Fermi” nella promozione della settima arte fra i banchi di scuola.
La vittoria è arrivata con un saggio dedicato al documentario “Berlinguer – La grande ambizione” di Andrea Segre, proiettato a Sulmona alla presenza dello stesso regista. Nel suo testo, la giovane critica mette in dialogo la statura morale e intellettuale di Enrico Berlinguer con la figura del proprio nonno, testimone di quel funerale oceanico del 1984 e, come lo statista sardo, “convinto che la vera grandezza non risieda nel riconoscimento pubblico, ma nella fermezza di fronte alle sfide della vita, nella dedizione a un ideale che sfida le convenienze del mondo”.
Prima di volare al Lido, però, per Lucrezia c’è un’altra tappa fondamentale: oggi alle 17.30 al cinema Pacifico riceverà il premio regionale dalle mani di Federica Bucci, segreteria dell’ANEC Abruzzo‑Molise, alla presenza della dirigente scolastica Luigina D’Amico, di una platea di studenti, docenti e rappresentanti istituzionali. Sarà l’occasione per condividere con la comunità scolastica l’emozione di un traguardo che premia il talento individuale ma anche la progettualità lunga del liceo sulmonese, da anni punto di riferimento per l’educazione al linguaggio cinematografico.
«Porterò con me – racconta Lucrezia – l’esempio di mio nonno e l’eredità dei valori che mi ha trasmesso: coraggio, coerenza e attenzione agli ultimi. Sono gli stessi che ho ritrovato nel percorso umano di Berlinguer e che spero di riscoprire nei film che vedrò a Venezia».
Per la giovane abruzzese il Leoncino d’Oro rappresenta un banco di prova ma anche una straordinaria opportunità di crescita: “Sedersi accanto a critici e registi di fama internazionale – conclude – sarà un privilegio e una responsabilità che affronterò con serietà e tanta curiosità”.
L’Abruzzo, intanto, fa il tifo per lei, certa che – qualunque sia il verdetto finale – il viaggio di Lucrezia a Venezia sia già di per sé un piccolo grande film: la storia di una passione che diventa esperienza, di un sogno che si nutre di studio e determinazione e che oggi, nelle sale del cinema Pacifico, trova il suo primo, meritato applauso.