FILE CHILOMETRICHE ALL’IMBOCCO DEL TRAFORO DEL GRAN SASSO OGNI FINE SETTIMANA: A CHI SPETTA RISOLVERE IL PROBLEMA?
L’AQUILA – “Ciao Giosafat, ti voglio segnalare una situazione al limite della decenza, una coda di almeno 4 km prima dell’entrata al traforo lato Teramo, gestita malissimo. Coda segnalata quasi per niente, macchine in panne, nessun supporto e c’è una sola volante della polizia. Con i bambini piccoli in macchina diventa un problema serio. In tutto ciò il biglietto si paga lo stesso. Una cosa vergognosa, a dir poco. Spero tu possa scriverlo.” La lettera è firmata. Questo il messaggio, chiaro e inequivocabile, di una signora che si è trovata imbottigliata nel traffico. Una realtà da terzo mondo, che seppur non di oggi, non trova accoglienza da parte di chi è deputato a risolverla. Per fortuna che la polizia di Stato è sempre presente in quel tratto infernale. Mi chiedo solo cosa si intenda, quando riceviamo come giornale decine e decine di comunicati stampa in cui si parla di sviluppo turistico. L’Aquila città di cultura? Sì, ma anche degli ingorghi all’altezza del traforo del Gran Sasso.
Giosafat