Cultura

LO STORICO WALTER CAVALIERI SU PROPAGANDA E MANIPOLAZIONE DELL’OPINIONE PUBBLICA IN TEMPI DI GUERRA

di Walter Cavalieri*
L’AQUILA – Tutti, pure i preti sciiti, sanno che le guerre si vincono anche agendo sulle opinioni pubbliche. Il Vietnam insegna. Ora, l’opinione pubblica occidentale (piena di sensi di colpa per il passato colonialista, ma anche giustamente sensibile dal punto di vista umanitario), è l’obiettivo perfetto per campagne di condizionamento emotivo a senso unico, capaci di offuscare l’analisi storico-politica. Infatti, qui da noi la mobilitazione pacifista contro Israele, ma non contro Hamas, è fortissima. Lo è molto meno nelle opinioni pubbliche arabe, il che è solo apparentemente strano.
Quanto a Putin, pure lui sa che le guerre si vincono anche agendo sulle opinioni pubbliche ma, avendo torto marcio e continuando a devastare città e villaggi, ha lasciato perdere quasi subito l’argomento dei poveri ucraini russofoni, e tenta il condizionamento non sui nobili sentimenti umanitari, ma sul ricatto energetico e sulla brutale minaccia dell’atomica. Altre due leve rispetto alle quali sembriamo piuttosto sensibili.
*Storico 

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