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AGGRESSIONE A GIOVANE DISABILE: 45ENNE INDAGATO PER LESIONI AGGRAVATE DALLA MINORATA DIFESA. ATTIVATO IL CODICE ROSSO

SULMONA – È stato iscritto nel registro degli indagati un uomo di 45 anni di Sulmona, accusato di lesioni personali aggravate dalla minorata difesa per l’aggressione a una giovane disabile avvenuta lo scorso sabato in via De Nino, sotto i portici del bar Europa. La decisione è arrivata dalla Procura della Repubblica di Sulmona, che ha avviato un’indagine formale a seguito della denuncia presentata dalla persona offesa tramite il tutore, Mauro Maiorano.

L’aggressione, che ha suscitato profonda indignazione nell’opinione pubblica locale, si è consumata in pieno centro cittadino e sotto gli occhi di alcuni passanti. Secondo la ricostruzione fornita dagli agenti del commissariato di Sulmona, l’uomo – che in passato avrebbe avuto una relazione sentimentale con la vittima – avrebbe avvicinato la giovane disabile, scaraventandola a terra e facendola cadere dalla carrozzella. Dopo il violento impatto, avrebbe continuato ad accanirsi su di lei con schiaffi, lasciandola sotto shock e ferita.

Immediato l’intervento di polizia e carabinieri, allertati dai testimoni presenti sul posto. Gli agenti hanno raccolto le prime testimonianze e ricostruito l’accaduto, mentre la ragazza è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona per ricevere le cure necessarie.

“Ho avuto molta paura. Mi ha fatto cadere per terra e poi ha proseguito. Non si deve più avvicinare”, ha dichiarato la vittima ai suoi tutori e agli inquirenti. Parole che descrivono la gravità dell’episodio e che hanno portato all’attivazione immediata del Codice Rosso, la procedura prevista per garantire una risposta tempestiva e prioritaria nei casi di violenza nei confronti di persone vulnerabili.

Alla luce degli elementi raccolti, la Procura non esclude l’adozione di provvedimenti cautelari nei confronti dell’indagato già nei prossimi giorni. La contestazione dell’aggravante della minorata difesa rafforza il quadro accusatorio, riconoscendo la condizione di particolare vulnerabilità della vittima come elemento decisivo nella configurazione del reato.

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