
12 ANNI FA CI HA LASCIATI FRANCA RAME: DONNA DI ALTISSIMO LIVELLO, STUPRATA DA UN GRUPPO DI NEOFASCISTI, CHE EBBE IL CORAGGIO DI RACCONTARE QUELLA TREMENDA ESPERIEZA IN TEATRO
La sera del 9 marzo del 1973, Franca Rame viene affiancata da un furgone in via Nirone, a Milano. Costretta a salirvi, viene torturata e violentata a turno da cinque esponenti dell’ambiente neofascista, che le spaccano gli occhiali, le feriscono viso e corpo usando una lametta, le spengono addosso alcune sigarette. Viene poi abbandonata, in stato confusionale.
Si tratta di uno stupro punitivo: i violentatori sono eversori di destra che vogliono farle pagare le sue idee politiche e le sue battaglie civili. Lo stupro vuole ferire la donna, zittirla, umiliarla, “darle una lezione”.
Ma Franca dà voce al trauma, parla del dolore che tante altre donne hanno subìto, trasformandosi in un potente mezzo di denuncia.
Superando la vergogna e la sofferenza del rievocare quei fatti.