
L’INFERNO DI GAZA E DEI PALESTINESI NELLA RIFLESSIONE DEL PROFESSOR FERDINANDO DI ORIO
L’AQUILA – Mentre assistiamo impotenti, pur da vicino , alle scene più devastanti degli ultimi trent’anni, pur essendo ormai penosamente mitridatizzati agli orrori della storia dell’umanità, vorremo capire se tutto questo andrà avanti fino alla scomparsa di popoli e città millenarie dalla crosta terrestre. Fino a quando assisteremo all’atrocità della raccolta con sudari bianchi dí piccolissimi cadaverini di bambini innocenti, alle lacrime dei sopravvissuti che non vorrebbero esserlo, allo stato d’incoscienza e dí estraneità di donne e uomini che camminano tra le macerie di ciò che era la loro vita, alle violenze e agli sberleffi dei loro carnefici ? Fino a quando useremo la fame come arma di aggressione?
In Palestina, a Gaza City, è ormai tutto permesso e tutto vergognosamente tollerato dal resto del mondo .
Fino a quando vedremo oltraggiate le missioni umanitarie? I medici volontari di Emergency e di Medicins sans frontieres guardati con ostilità e costretti ad operare in condizioni proibitive, in strutture fatiscenti prive di tutto che non si possono definire ospedali. Fino a quando i medici volontari saranno costretti a scegliere tra chi, anche neonati, ha probabilità di essere salvato e chi no ?
L’estrema destra israeliana festeggia e s’inorgoglisce per queste vittorie grondanti di sangue e minaccia , ancora più minacciosamente, i pochi miracolosamente sopravvissuti. Lo scellerato attentato terroristico di Hamas in cui sono state uccisi bambini e adolescenti israeliani non può diventare la motivazione per l’estinzione di un popolo .
L’estrema destra israeliana scandisce “morte agli arabi” facendo tragico eco al “tod den Juden” dei nazisti .
“Ca suffit maintenant Netanyahu . Non plus ultra “. Questa la frase , in francese e in latino, posta nell’incipit di un manifesto di studenti dell’Universite’ la Sorbonne di Parigi che si propongono, nell’incapacità di tutto il mondo di fermare questo massacro, come “scudi umani” per proteggere quello che resta di quelle povere vite . “La pace disarmante e disarmata di Leone XIV.