
CRACKER SOTTO LA LENTE: PESTICIDI E ACRILAMMIDE NEI MARCHI PIÙ NOTI
A cura del prof. Maurizio Proietti – I cracker sono da sempre uno degli snack più amati e diffusi: pratici, versatili e spesso considerati un’alternativa leggera al pane. Tuttavia, recenti analisi mettono in discussione la loro salubrità, evidenziando la presenza di sostanze potenzialmente nocive.
Una recente indagine condotta dalla rivista svizzera K-Tipp ha analizzato 12 marchi di cracker a base di cereali, tra i più venduti sul mercato. I risultati hanno destato preoccupazione: solo 4 prodotti sono stati promossi, mentre gli altri hanno evidenziato la presenza di pesticidi e acrilammide, una sostanza considerata potenzialmente cancerogena.
Acrilammide: un nemico invisibile
L’acrilammide si forma durante la cottura ad alte temperature di alimenti ricchi di amido, come i cracker. Sebbene i livelli rilevati nei prodotti analizzati siano inferiori al limite massimo di 400 µg/kg stabilito dalla legge svizzera, la sua presenza resta motivo di attenzione. Alcuni prodotti, come il “Nature Vollkorn” di Dar-Vida e il “Cracker Salato” di Gran Pavesi, presentavano livelli di acrilammide intorno ai 30 µg/kg, mentre altri si avvicinavano ai 100 µg/kg.
Oltre all’acrilammide, l’analisi ha rilevato tracce di pesticidi in diversi prodotti. In particolare, nei cracker Gran Pavesi sono state trovate tracce di pirimifosmetile, un pesticida potenzialmente dannoso per gli organi a lungo termine. Nei cracker Tuc, invece, sono stati rilevati deltametrina, sospettata di interferire con l’equilibrio ormonale, e piperonilbutossido, una sostanza che può provocare danni a reni e fegato.
I peggiori secondo il test
I marchi più noti non sono usciti indenni dall’analisi. I cracker Tuc e Gran Pavesi si sono posizionati agli ultimi posti della classifica, a causa dei livelli di acrilammide e della presenza di pesticidi. Al contrario, i cracker integrali hanno mostrato una composizione più sana, con un contenuto maggiore di fibre e minori tracce di sostanze nocive.
Come scegliere cracker più sicuri
Per ridurre l’esposizione a sostanze indesiderate, è consigliabile:
Alcune alternative consigliate
Ecco alcuni prodotti che potrebbero rappresentare scelte più salutari:
Conclusione
Sebbene i cracker siano uno snack comodo e diffuso, è fondamentale fare scelte consapevoli per la propria salute. Leggere le etichette, preferire prodotti integrali e biologici può fare la differenza. In un mercato sempre più attento alla qualità, il consumatore informato ha il potere di orientare le proprie scelte verso prodotti più sicuri e salutari.
Bibliografia