
SVOLTA A DESTRA A SULMONA: IL CENTRODESTRA SI PRENDE PALAZZO SAN FRANCESCO E LA MAGGIORANZA IN CONSIGLIO MA LA LEGA RESTA FUORI. TUTTI I RISULTATI E LE STATISTICHE

Le elezioni comunali a Sulmona si chiudono con un risultato netto e destinato a segnare la storia politica della città: il centrodestra conquista non solo la carica di sindaco con Luca Tirabassi, eletto al primo turno con il 56,91% dei voti, ma anche una maggioranza solida in consiglio comunale, con 11 seggi su 16. Una vittoria larga che premia l’unità dello schieramento e l’efficacia della campagna elettorale.
Fratelli d’Italia primo partito in città
A guidare la coalizione è Fratelli d’Italia, che con 2327 voti (19,31%) si afferma come primo partito cittadino, ottenendo quattro seggi: Rossella D’Angelo, Ernesto Zuffada, Vincenzo Di Cesare e Mario D’Angelo. Un risultato che conferma anche a livello locale la leadership nazionale del partito di Giorgia Meloni, con un radicamento che appare sempre più consolidato.
Buono il risultato di Noi moderati ma non è il primo partito della Città
Buona anche la performance di Noi Moderati, che ottengono 1820 voti (15,1%) e conquistano tre seggi. Spicca Rosella Piccoli, la più votata in assoluto in città con 656 preferenze, insieme a Franco Di Rocco (502) e Fabio Di Censo (343). Due seggi anche per Sulmona al Centro (1476 voti, 12,25%) con Simona Fuso e Germano Sgreccia, e due per Forza Italia, che con 1090 voti (9,04%) porta in consiglio Luisa Taglieri e Francesco D’Antuono.
La sconfitta bruciante della Lega e dell’Udc
In mezzo a una vittoria corale del centrodestra, spicca però una sonora sconfitta interna: quella della Lega e dell’Udc, esclusi dal consiglio comunale. Per i due partiti, l’assenza di rappresentanza è un dato politicamente pesante, che riflette una perdita di consenso e di peso all’interno della coalizione, e che apre interrogativi sul loro futuro ruolo nel panorama politico locale.
Opposizione ridotta ma rappresentata
All’opposizione siedono il candidato sindaco Angelo Figorilli e due rappresentanti del Partito Democratico (1270 voti, 10,54%), con Antonella La Gatta e Antonella (secondo nome ancora da confermare). A questi si aggiungono Katia Di Marzio per Sulmona Città Futura (997 voti, 8,27%) e Maurizio Balassone per Sbic (628 voti, 5,21%). Resta fuori dal consiglio una parte significativa del campo progressista, tra cui Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra, esclusi per non aver superato la soglia minima.
Un centrodestra coeso e dominante
Il quadro che emerge è quello di un centrodestra forte, capace di attrarre voti su più fronti: da quello partitico tradizionale a quello civico e moderato. La vittoria al primo turno, dopo 21 anni, non è solo un segnale di fiducia verso Luca Tirabassi, ma anche un chiaro mandato a governare con stabilità.
Ora si attende la composizione della giunta, che il neo-sindaco ha promesso di definire entro dieci giorni. La sfida, per Tirabassi e la sua maggioranza, sarà mantenere un equilibrio tra le diverse anime della coalizione e dare risposte rapide e concrete alla città.
Per l’opposizione, invece, il risultato impone una profonda riflessione politica e organizzativa: la dispersione e la frammentazione hanno pesato, lasciando fuori forze storiche e penalizzando le proposte alternative. Un nuovo ciclo è cominciato, e a Sulmona lo guida, con numeri e legittimità, il centrodestra a cui è vietato fallire. I sulmonesi non lo perdonerebbero mai.
