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SULMONA, INAUGURATA LA MOSTRA D’ARTE INCLUSIVA ALLA PINACOTECA CIVICA: L’ARTE CHE ABBATTE LE BARRIERE

Sulmona – È stata inaugurata sabato scorso, presso la Pinacoteca Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Sulmona, una straordinaria “Mostra d’arte inclusiva” che ha già riscosso un grande successo di pubblico. Un’esposizione emozionante e profonda, che mette al centro le opere – disegni, sculture e manufatti – realizzate da persone con disabilità appartenenti a diverse realtà associative del territorio: AIAS, Anffas, Villa Gioia e Unitalsi.

Il progetto nasce con l’intento di raccontare, attraverso l’espressione artistica, le esperienze e la ricchezza interiore delle persone con disabilità, superando stereotipi e barriere, per valorizzare l’unicità di ogni individuo. Un vero e proprio invito alla città e alla collettività a riflettere sull’inclusione, non come concetto astratto, ma come pratica concreta che può e deve trovare spazio in ogni ambito della vita pubblica.

Tra i momenti più toccanti della mostra, il ricordo di Emma, la figlia del professore Ventresca, presidente e fondatore di AIAS e Villa Gioia, rappresentata con un disegno delicato: una farfalla rosa. Un simbolo di leggerezza e rinascita, che ha commosso i presenti. “Emma, come la farfalla, è volata via per riabbracciare la sua mamma”, si legge nella dedica.

All’interno dell’esposizione trovano spazio anche opere in ceramica alabastro, realizzate dai ragazzi del centro diurno AIAS di Torrone. I manufatti sono messi in vendita e il ricavato sarà destinato a finanziare le attività del centro, sostenendo così in modo concreto l’autonomia e la creatività dei suoi utenti.

La mostra, che resterà aperta fino al 7 giugno, si propone non solo come evento artistico, ma come manifestazione sociale e culturale. Un’occasione per Sulmona di riflettere su una nuova idea di comunità, fondata sulla partecipazione attiva e sull’accoglienza delle diversità come valore.

L’arte, ancora una volta, dimostra di essere uno strumento potente di dialogo e trasformazione, capace di dare voce a chi troppo spesso resta invisibile. E in questa mostra, la voce degli artisti “speciali” è più viva e potente che mai.

 

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