
REPLICA DI PIETRUCCI A BIONDI: DIFENDO LA SANITA’ PUBBLICA E I DIRITTI DEI PRECARI, LUI SA SOLO INSULTARE E SCAPPARE
L’AQUILA – È stupefacente come il Sindaco Biondi perda facilmente le staffe e – di fronte alle critiche – preferisca offendere e
insultare. Oltre alla sua indole permalosa e vendicativa, deve aver preso esempio da Marsilio che minaccia di
“prendere a calci in culo” la sua più corretta consigliera regionale.
Ho letto attentamente il suo comunicato stampa, che addossa alla mia parte politica tutti i mali della nostra città.
Forse ha ragione, il dubbio mi è venuto. E se abbiamo sbagliato chiediamo scusa. In realtà quei mali che
attribuisce a noi, dopo otto anni che la governa li avrebbe potuti risolvere. Ma temo che i suoi insulti siano solo un
modo per nascondersi.
Io non ho mai venduto il mio silenzio né i diritti dei miei concittadini per servilismo politico o per la mia carriera
personale. Ho sempre agito a schiena dritta anche contrastando scelte fatte da Governi amici, anche trovandomi
in minoranza, anche rischiando in prima persona.
Sono sempre stato presente e mi sono confrontato senza mai fuggire di fronte alle difficoltà politiche e alle
vertenze sociali.
Non ho mai approfittato del mio ruolo per andare in giro come fa Biondi viaggiando tra Russia, Australia e
Giappone (per spiegare ai giapponesi come si affrontano i terremoti!) e in Europa e in Italia senza ottenere alcun
beneficio per la nostra città, tranne il suo svago e il suo divertimento privato.
Abbiamo idee opposte su come governare, è vero.
Purtroppo il mio modo di amministrare è libero.
Il suo è basato sull’ubbidienza politica, come è tipico della destra: Biondi è suddito di Marsilio che è suddito di
Meloni che è suddita di Trump… la filiera della servitù.
Per questa ubbidienza la nostra sanità è ridotta a uno straccio: perché il Sindaco è stato sempre muto sulla
mortificazione e il taglio dei fondi alla nostra ASL1, sulla privazione di uffici e funzioni (il Covid hospital, la sede
unica della Regione, il Soccorso alpino, la Confindustria tutte a Pescara), sul collegamento Roma-Pescara che
esclude L’Aquila. Se disgraziatamente fosse stato Sindaco dell’Aquila durante il terremoto avrebbe venduto pure
l’Università e tutte le strutture amministrative che in quei giorni drammatici si volevano trasferire altrove.
Infine, sulla vertenza dei precari e la nostra povera sanità: negli ultimi 25 anni in Abruzzo per ben 18 anni ha
governato la destra nominando i Direttori Generali, facendo pessime scelte amministrative, aumentando il
precariato, riducendo i servizi e soprattutto alzando le tasse.
E il blocco del turn over che impedisce nuove assunzioni – lo ricordo a Biondi – fu deciso dal Governo di cui
Giorgia Meloni era Ministro.
Per questo, con orgoglio, continuerò a stare dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori.
E a chiedere al Sindaco di convocare un incontro e di confrontarsi con tutti, senza paura.
La politica ha le sue regole. Non si serve di offese personali o di calunnie. Sta ai fatti. D’altronde è noto a tutti che
sia lei che Marsilio occupate “la poltrona” a titolo di volontariato, senza percepire alcun compenso.
PS: la soluzione che salvò Abruzzo Engineering – che la destra voleva liquidare licenziando tutti i dipendenti – fu
una Legge regionale che stanziò 8 milioni per costituire la Società in house di oggi: quella Legge era firmata da
*Consigliere regionale