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CAPORALATO E SFRUTTAMENTO NELLA MARSICA: SINISTRA ITALIANA CHIEDE UN SUSSULTO DI DIGNITA’ E PIU’ CONTROLLI

AVEZZANO – La vicenda del giovane bracciante magrebino, ferito gravemente durante il lavoro nei campi e abbandonato davanti a una struttura sanitaria senza alcuna assistenza, è l’ennesimo episodio che ci costringe a guardare in faccia una realtà che non può più essere ignorata: lo sfruttamento dei lavoratori migranti nel nostro territorio è strutturale, radicato, e inaccettabile. È da qui che dobbiamo partire: dove c’è il caporalato, c’è schiavitù e la schiavitù non è degna di un Paese civile. Quanto accaduto è l’ennesimo disastro annunciato questa volta in una terra come la Marsica, che da oltre cinquant’anni convive con un sistema di sfruttamento fuori legge e disumano. Chi lavora in agricoltura nella Marsica, soprattutto se migrante, è spesso costretto a condizioni durissime: turni massacranti, nessun contratto o contratti capestro e non rispettati, salari inesistenti, ricatti e minacce. L’imposizione di ritmi insostenibili avviene sovente attraverso intimidazioni, pressioni psicologiche, violenza verbale e in alcuni casi fisica: una forma di coercizione quotidiana che alimenta vulnerabilità e paura. La vicenda dell’altro giorno ha riacceso, per quanto brevemente, i riflettori su una verità ignorata: gran parte dell’eccellenza del cibo italiano si regge sulle braccia di lavoratori stranieri sfruttati, nascosti dietro la facciata patinata del made in Italy. Mentre si moltiplicano le proteste indignate e i rituali impegni contro il caporalato, resta intatta la tolleranza verso il lavoro irregolare e la debolezza cronica del sistema ispettivo. Per questo Sinistra Italiana L’Aquila chiede: un’indagine immediata sull’impresa che impiegava il giovane bracciante; più controlli nei campi, nelle aziende e lungo le filiere agricole; trasparenza sui rapporti di lavoro e sulle condizioni abitative dei lavoratori; il rafforzamento degli organi ispettivi e delle tutele sindacali. La sicurezza sul lavoro non è fatta solo di norme tecniche: passa prima di tutto dalle condizioni in cui vivono e lavorano le persone. Serve un sussulto di dignità da parte di tutti perché dove le istituzioni pubbliche esercitano con serietà le loro funzioni e dove le parti sociali riescono a costruire intese efficaci, il lavoro è più giusto, più sicuro e più umano. Lo sfruttamento non è un destino: è una scelta politica! Noi, con forza, scegliamo di stare dalla parte di chi lavora, contro ogni forma di abuso e disumanità.

Fabrizio Giustizieri – segretario provinciale Sinistra Italiana – Federazione Provinciale L’Aquila

Rosalia Tangredi – Referente Area Marsica Sinistra Italiana

Gamal Buchaib – Direttivo Sinistra Italiana L’Aquila

 

 

 

 

Un commento su “CAPORALATO E SFRUTTAMENTO NELLA MARSICA: SINISTRA ITALIANA CHIEDE UN SUSSULTO DI DIGNITA’ E PIU’ CONTROLLI

  • Le realtà sono spesso ignorate, sopratutto quelle illegali, perciò figuratevi il resto.
    La dignità politica amministrativa è ormai scappata da casa.
    Neanche la sinistra riesce a denunciare e ammettere responsabilità.
    Vedi discarica Cogesa, illegale, cancerogena, maleodorante e appena fuori Sulmona.
    Vedi discarica Santa Lucia, a cielo aperto da circa 25 anni.
    Vedi Sanità.

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