L'Aquila Capoluogo

NASCE LA COMUNITÀ PATRIMONIALE “FONTE VECCHIA DI FILETTO”. STRUMENTO GESTITO DA CITTADINI E ASSOCIAZIONI COLLEGATE PER TUTELARE IL PATRIMONIO CULTURALE

FILETTO – Giovedì 22 maggio a Filetto, alle ore 18:00, e venerdì 23 maggio ad Aquila, dalle ore 9:30, presso
l’Auditorium dell’A.N.C.E. in Viale De Gasperi 58, la Sezione di Italia Nostra “Carlo Tobia”,
insieme alle Associazioni “Felecta” e “Il Moro”, all’A.S.B.U.C. e ad alcune imprenditrici di questa
Frazione del nostro Comune, procederà alla costituzione della Comunità Patrimoniale “Fonte
Vecchia di Filetto”. Ad oggi ne patrocinano la costituzione, o aderiscono ad essa, l’Istituto di
Istruzione Superiore “Amedeo d’Aosta”, l’Istituto Comprensivo di Paganica, la locale Delegazione
dell’Archeoclub e la Sezione aquilana di Pro Natura.
Con la costituzione di una Comunità Patrimoniale si darà per la prima volta attuazione nella
nostra città a quanto previsto dalla Convenzione di Faro, strumento di indirizzo adottato dal
Consiglio Europeo il 13 ottobre 2005, firmato dall’Italia nel febbraio del 2013 e ratificato il primo
ottobre 2020.
L’iniziativa della locale Sezione di Italia Nostra trae origine dall’adesione ad un progetto
nazionale significativamente intitolato “Minore”, perché rivolto in primo luogo a quel patrimonio
troppo spesso ingiustamente così definito, nonostante abbia un valore insostituibile per le comunità
che ne sono depositarie. Progetto che ha vinto un bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali dedicato al Terzo Settore.
Cos’è dunque una comunità patrimoniale? Nello spirito della citata Convenzione essa è, in
sintesi, quel momento associativo per mezzo del quale le comunità locali possono diventare
protagoniste della tutela e valorizzazione dei beni comuni e del patrimonio storico e ambientale che
ne caratterizzano l’identità. Per citare le parole dell’art. 2a: “l’eredità culturale è un insieme di risorse
ereditate dal passato che le popolazioni identificano […] come riflesso ed espressione dei loro valori,
credenze, conoscenze e tradizioni…” e nell’art. 2b “una comunità patrimoniale è costituita da
persone che attribuiscono valore ad aspetti specifici del patrimonio culturale che essi desiderano […]
mantenere e trasmettere alle generazioni future.”
In una fase successiva la Comunità Patrimoniale di Filetto, la cui intitolazione fa riferimento a
questa storica fonte di Filetto, oggi in stato di degrado nell’attesa che si concretizzi il progetto di
recupero del Comune, chiederà di essere inserita nella “Piattaforma Faro Italia”, una rete promossa
anch’essa dal Consiglio d’Europa con lo scopo di censirne la diffusione. Ricordiamo, a questo
proposito, che nella nostra Provincia sono già operanti altre Comunità simili: a Castel del Monte e
ad Anversa degli Abruzzi, dedicate alla transumanza; a Civitaretenga, in favore della locale
produzione di zafferano; a Scanno, intitolata al tradizionale costume femminile; oltre, naturalmente,
a Fontecchio, che ha il merito di essere stato, nel 2013, il primo Comune ad aderire alla
Convenzione.
Coerentemente con quanto detto la Comunità Patrimoniale di Filetto nasce quindi nel nome
dell’impegno a favore della tutela e valorizzazione dei beni e delle tradizioni del proprio territorio, a
partire, naturalmente, dalla fonte a cui si intitola.
Nel corso della manifestazione di venerdì 23 è previsto anche l’intervento delle Associazioni di
Filetto, mentre gli alunni delle scuole citate presenteranno i lavori realizzati nell’ambito dei rispettivi
progetti didattici.

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