L'Aquila Capoluogo

DURO AFFONDO DEL CONSIGLIERE COMUNALE PAOLO ROMANO CONTRO IL SINDACO BIONDI SU LAVORO E DIFESA OCCUPAZIONALE DEI PRECARI ASL

L’AQUILA -Sono passati solo 21 giorni dalle belle frasi fatte sul 1° maggio che leggiamo qui.
I diritti dei lavoratori non si difendono con la retorica. I diritti si costruiscono ogni giorno, con scelte vere, con percorsi concreti. Mettendoci la faccia. La figura del Sindaco rappresenta la figura più vicina al cittadino ed è l’estremo difensore delle difficoltà di un territorio.
Vale lo stesso discorso per il suo ruolo di presidente del comitato ristretto dei sindaci: non può diventare una carica simbolica; deve pesare, deve contare, deve consumare la responsabilità che rappresenta, soprattutto quando in gioco c’è il lavoro, fonte di sostentamento e dignità, di persone che ricoprono anche posizioni strategiche per la sopravvivenza dei nostri servizi sanitari, dunque per la salute dei cittadini.
Oggi, appena 15 giorni dopo questa foto, 150 lavoratrici e lavoratori della nostra azienda sanitaria, figli di questa terra, sono stati sospesi dal lavoro. Dopo anni di impegno e sacrifici, spesso in condizioni difficili.
Questi lavoratori non meritano il silenzio di chi dovrebbe dare risposte come il sindaco e non meritano neanche le false rassicurazioni del presidente Marsilio che offre palliativi, non soluzioni: i problemi reali restano sotto il tappeto, anche perché:
Il “salvataggio” dei 150 lavoratori è solo un modo per prendere tempo, ma senza garanzie reali e in netto contrasto con la nota del Dipartimento della Sanità regionale. Tra l’altro se la nota certifica uno sforamento da 4 milioni sulle spese di personale, come si potrà portare avanti il concorso per 53 posti?
In ogni caso, una volta pubblicata la graduatoria del concorso, si potrà dire addio alla società in house che in altri tempi avrebbe fornito la soluzione ideale. Ma si spegneranno anche molte delle speranze dei 150 lavoratori: quelle di chi non ha partecipato al bando e naturalmente quelle di chi non ha superato le selezioni.
E se nel 2025 i conti sanitari dovessero peggiorare si profilerebbero scenari senza soluzioni. Già nel 2024 i revisori hanno dato un parere positivo ma “molto condizionato”.
Infine: che fine faranno gli operatori della Sema e degli altri appalti? Ancora oggi nessuno ha una risposta né dalla ASL né dalla Regione Abruzzo.
La verità è che c’è un baratro, e ci stiamo precipitando tutti dentro: è causato dall’inadeguatezza al ruolo – e alle responsabilità che ne derivano – delle istituzioni di questo territorio.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Pierluigi Biondi Sindaco dell'Aquila 1 mag A chi lavora lavora, a chi è in cerca, a chi ha fiducia: buon Primo Maggio a tutti. Con l'impegno quotidiano di rendere il lavoro sempre più accessibile, sicuro e motore di crescita per ognuno. ABA ura.g9 .g9 ura L'AQUILA"

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