
SAN BERNARDINO DA SIENA: LA SUA MODERNITA’ RACCHIUSA NEL TRATTATO SUI CONTRATTI E L’USURA
di Vladimiro Placidi
L’AQUILA – Oggi 20 maggio festa di San Bernardino, giorno della sua morte all’Aquila nel 1444. Si onora il Santo, ma grande fu l’uomo diplomatico, politico, trattatista.
La sua modernità risiede anche nel suo pensiero economico racchiuso nel trattato sui contratti e sull’usura. Egli tratta in profondità la natura della ricchezza dovuta al lavoro e al commercio nel rispetto dell’etica e nel rispetto dell’uomo, oggi diremmo degli operai e dei dipendenti, esalta chi reinveste il denaro in nuove imprese invece dell’accumulo. Egli ritiene che la ricchezza non appartenesse all’uomo, ma fosse per l’uomo ( che splendida visione ) ovvero creasse benessere per molti e condanna senza appello il commercio del denaro e quindi dell’usura. In parole attuali condanna l’economia finanziaria che non produce benessere per molti, ma per pochi. Un Uomo attuale che aveva capito la differenza tra produttori di beni e accumulatori seriali. Entra nel merito della produzione come trasformazione della materia bruta per migliorare le condizioni di vita e condanna il prestito bancario ad alti tassi di interesse, ( vi dice qualcosa?) condanna senza appello l’avidità e il denaro per il denaro. È considerato il primo economista della storia e il difensore dei lavoratori. (aggiungo io)