
SULMONA, MELONI E DELMASTRO IN PASSERELLA ELETTORALE: SELFIE SI, RISPOSTE NO

SULMONA – Tanti selfie, qualche slogan ad effetto, ma zero domande concesse ai giornalisti. È stata questa la cifra della visita elettorale di Arianna Meloni – sorella della premier Giorgia – intervenuta a Sulmona insieme al sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, dove i due hanno partecipato a un incontro pubblico nel cortile di Palazzo San Francesco, sede del Comune, per sostenere il candidato sindaco del centrodestra Luca Tirabassi.
Un evento in piena regola elettorale, ma con una gestione della comunicazione che ha lasciato interdetti molti cronisti presenti. Mentre Arianna Meloni si concedeva generosamente a foto e strette di mano, ha ignorato completamente la stampa, evitando qualunque confronto diretto. Un atteggiamento che sembra confermare un certo imbarazzo o strategia di chiusura, visto anche in altri appuntamenti pubblici, dove il contatto con i media è stato ridotto al minimo.
Eppure, di dichiarazioni ne sono arrivate molte – tramite comizi, e rilanciate poi dai lanci dell’ANSA. Arianna Meloni ha snocciolato dati economici: «Un milione di posti di lavoro in due anni e mezzo, cresce il lavoro femminile. Abbiamo sostenuto le donne, avere un figlio non può essere un ostacolo». Ha poi rivendicato il rilancio dell’economia, affermando: «Se ne facciano una ragione quelli che raccontano un altro mondo».

Sulla sanità ha replicato alle critiche ricevute: «Ci vengono a dire che non ci siamo occupati di sanità. Loro hanno aumentato di 8 miliardi in 10 anni, noi abbiamo affrontato i postumi del Covid e tagliato gli sprechi». E ha annunciato: «Partirà la stagione delle riforme: giustizia, fisco, premierato. Basta con i partiti che si insultano e poi si alleano il giorno dopo».
Più specifico l’intervento del sottosegretario Delmastro, che ha affrontato il tema caldo della geografia giudiziaria: «Questo governo porterà a compimento la riforma. Dopo l’estate partirà l’iter legislativo. I quattro tribunali abruzzesi saranno stabilizzati prima della fine della legislatura», ha detto, riferendosi anche al Tribunale di Sulmona.
Non sono mancati i toni ironici, con Delmastro che ha definito Tirabassi «uno stalker che mi chiama a tutte le ore, ma si sta comportando da sindaco ancora prima di esserlo». Dimenticando, però, che Tirabassi sia nello stesso tempo candidato sindaco per il centrodestra e presidente dell’ordine forense di Sulmona. Poi, ha commentato le tensioni interne alle coalizioni: «La sinistra spera che anche noi ci spacchiamo come loro. Ma il terzo mandato può portare a incrostazioni di potere, ed è per questo che ci vuole cautela».
Una presenza, quella di Meloni e Delmastro, che si è trasformata in una passerella politica ben calibrata sul piano mediatico, ma povera di confronto reale con la città. Mentre si moltiplicano le promesse e le rassicurazioni sul futuro di Sulmona e del territorio, la stampa resta a guardare da fuori, con il taccuino in mano e nessuna risposta.
