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ABRUZZO, VERDI-SINISTRA ITALIANA ATTACCA MARSILIO: “PROMOZIONI FIDUCIARIE E AUMENTI INACCETTABILI MENTRE LA SANITÀ È IN CRISI”

L’Aquila, 19 maggio 2025 – Un duro attacco arriva dall’Alleanza Verdi-Sinistra Italiana nei confronti del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, in merito alle recenti nomine nello staff politico e ai conseguenti aumenti retributivi per alcuni funzionari considerati “di fiducia”.

Il gruppo politico ha definito le recenti decisioni della Giunta come “quantomeno discutibili” e ha criticato in particolare le dichiarazioni del governatore in difesa delle nomine. “Le giustificazioni di Marsilio riescono nell’impresa di peggiorare ulteriormente la situazione”, si legge in una nota diffusa oggi, che parla apertamente di una gestione che si muove “tra l’incredibile e l’imbarazzante”.

Nel mirino dell’opposizione ci sono le promozioni a dirigenti di tre funzionari legati al presidente Marsilio, promozioni che – secondo quanto riportato dalla stampa – comporterebbero aumenti retributivi fino a 130.000 euro annui.

“È sorprendente che un politico esperto come il governatore, che viene da Roma, non percepisca la gravità della situazione. Eppure, sembra applicare alla lettera la logica secondo cui ‘alcune soluzioni vanno fatte, ma non annunciate’, da attuare subito dopo le elezioni, così da avere cinque anni per assorbire le proteste.”

L’Alleanza Verdi-Sinistra accusa Marsilio di aver gestito in modo opportunistico la questione degli incarichi, in un momento in cui la Regione Abruzzo affronta un pesante deficit nella sanità pubblica, chiedendo sacrifici ai cittadini e ai lavoratori del settore sanitario.

“In una Regione in cui i lavoratori della sanità sono costretti a turni massacranti e i cittadini si scontrano ogni giorno con liste d’attesa interminabili e strutture obsolete – si legge ancora nella nota – il governatore trova il tempo e le risorse per rafforzare il proprio staff e premiare così gli iscritti a Fratelli d’Italia.”

Non manca il riferimento polemico a recenti difese pubbliche del presidente che, secondo l’Alleanza, avrebbero tentato di giustificare le promozioni con argomentazioni “goffe” e inadeguate. Il caso solleva interrogativi anche su merito e trasparenza, con critiche all’assenza di criteri chiari per l’avanzamento di carriera di figure vicine politicamente al presidente.

“Il problema non è l’essere ‘moglie di’, ma il non sapere spiegare, con trasparenza, quali siano i meriti e le motivazioni che giustificano certi avanzamenti in questo momento”, prosegue la nota, sottolineando come molti cittadini abruzzesi competenti e qualificati restino esclusi da simili opportunità per ragioni politiche o clientelari.

Il messaggio si conclude con un appello diretto agli elettori in vista delle elezioni amministrative, che si terranno tra una settimana:

“È il momento di mandare un segnale chiaro. Si vota anche per questo: per dire no a una politica che premia i fedelissimi, aumenta le tasse e non garantisce servizi essenziali. Nelle urne possiamo scegliere il cambiamento, per più giustizia, trasparenza e rispetto dei bisogni

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