
IL DIALETTO AQUILANO: MOTTI E MODI DI DIRE NELLA NOSTRA LINGUA MADRE
L’AQUILA – Chi aju picco’, chi alla pala, ju cchiù fessa alla carriola ( quando si fanno lavori di scavo, il più fessacchiotto lo mettono a portare la carriola, che è il lavoro più duro). Chi commanna fa’ la legge (Chi ha posti di comando decide la legge). Chi de speranza campa, diperatu more (Anche se la speranza è l’ultima a morire, vivere di sole speranze porta alla disperazione). Chi dorme non pija pesci (Non fare nulla e dormire non produce alcun tipo di ricchezza). Chi è statu mozzecatu dalla serpe, tè paura pure de ‘na rucertola (Chi è stato morso da una serpe, ha paura pure dell’innocua rucertola).