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ELEZIONI SULMONA:CIUFELLI INDICA LA STRADA PER COSTRUIRE IL FUTURO RISCOPRENDO LE RADICI

Sulmona – In un panorama elettorale dominato da promesse altisonanti e passerelle politiche poco attinenti con la realtà locale, c’è chi sceglie un’altra strada: quella del radicamento, dello studio e della costruzione paziente. Il programma “Costruire il Futuro consolidando le fondamenta” dell’ex assessore alla cultura Carlo Alicandri Ciufelli vuole proseguire l’opera iniziata con l’amministrazione Di Piero e si presenta come un’alternativa concreta e culturalmente solida, rifuggendo i facili slogan per proporre un progetto di lungo respiro, fondato sull’identità, la memoria e l’impegno civico. Ciufelli è candidato nella lista Sulmona Città Futura in appoggio al candidato sindaco Angelo Figorilli.

Il programma denuncia, senza mezzi termini, la deriva populista di certe campagne elettorali, definendole “pubblicità ingannevole” condite da proclami tanto fantasiosi quanto irrealizzabili: dal ritorno dell’esercito con fondi Nato, all’apertura di facoltà universitarie con fondi governativi, fino alla piantumazione di “alberi immortali”. A fronte di tutto ciò, l’impegno dichiarato è quello di non prendere in giro i cittadini, ma offrire continuità a iniziative avviate e radicate nel tessuto culturale sulmonese.

Le 10 proposte per “Costruire il Futuro”

Il programma si articola in dieci punti chiave, tutti centrati sul concetto di “cura delle radici” e valorizzazione dell’identità cittadina.

  1. Profeti in Patria
    Valorizzare i sulmonesi illustri che si sono affermati fuori città, mantenendo vivi i legami e le competenze a servizio della comunità locale.
  2. Progetto Metamorfosi
    Un progetto che trasforma gli anziani da “problema” a “risorsa” viva per la Valle Peligna, generando nuove occasioni di lavoro e trasmissione culturale.
  3. Conoscere le Radici: γνῶθι σαυτόν
    Lezioni itineranti nei centri peligni per diffondere la conoscenza della storia urbana e dell’identità civica, con grande partecipazione popolare.
  4. Biografare in Sulmona: “Chi fuor li Maggior tui?”
    Passeggiate storiche e didattiche nelle vie della città per riscoprire le vite dei grandi sulmonesi dimenticati, utilizzando la toponomastica come guida.
  5. Corso annuale di storia locale “Ezio Mattiocco”
    Un’iniziativa didattica rivolta agli studenti delle scuole superiori per integrare nei curricula scolastici lo studio della storia cittadina.
  6. Studi, ricerche e pubblicazioni
    Incentivare la ricerca locale con borse di studio, collaborazioni editoriali e una collana di volumi dedicati alla storia del territorio.
  7. Rete dei Certamina
    Sulmona entra nella rete delle città dei grandi autori latini. Un progetto culturale e turistico che promuove il latino come patrimonio dell’umanità.
  8. Eventi e convegni storici
    Tra i primi in programma: un convegno sul giurista Arnaldo Lucci e un altro promosso dall’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria.
  9. Progetto Casa di Conversazione
    Recuperare uno spazio pubblico per ospitare incontri, dibattiti e fondi documentali, ricostruendo il tessuto della memoria condivisa.
  10. Le Palestre di Democrazia
    Riqualificare e riaprire sale pubbliche oggi inutilizzabili, restituendo ai cittadini luoghi per il confronto democratico, anche attraverso una revisione dei regolamenti.

Un programma che rifiuta l’effimero

L’approccio è chiaro: niente promesse roboanti, ma progetti concreti, radicati nel tempo e nella comunità. Al centro vi è la volontà di ricostruire il legame tra Sulmona e la sua storia, coinvolgendo attivamente cittadini, scuole, associazioni e ricercatori, anche fuori regione.

In un’epoca di slogan facili e presenzialismo di facciata, questo programma propone una visione seria e culturale della politica: guardare al futuro, partendo dalla consapevolezza del proprio passato.

 

Un commento su “ELEZIONI SULMONA:CIUFELLI INDICA LA STRADA PER COSTRUIRE IL FUTURO RISCOPRENDO LE RADICI

  • Il futuro è già arrivato e le palestre democratiche e non sono fallite.
    Lo slancio culturale, di certo non effimero, aiuterà ma c’è bisogno di molto di più e presto.
    Senza una riforma del lavoro e sociale non si andrà lontano ma molto peggio.

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