
CINEMA E VISIONI. IL RED CARPET CHE NESSUNO CONOSCE
di Massimo Di Paolo – Non c’era di certo Vanity Fair o My Moviesall’apertura di “Lo Spiraglio” il festival di Cinema che narra della salute mentale. Quest’anno alla sua quindicesima edizione. Altre tonalità artistiche, altro cinema e altro mondo si potrebbe dire. Nessun tappeto rosso spazzolato a lucido ad attendere; altre le riflessioni sulle opere presentate. A Cannes 2025 -ancora in corso d’opera- la notizia più sentita è stata l’ape che “attacca” Emma Stone in abito bianco da migliaia di euro. Al MAXXI DI ROMA, per una settimana, la partecipazione è stata altra. Belle assai le rassegne, attuali come non poco e soprattutto con ingresso gratuito. Un evento pregiato di quella Cultura che non fa notizia; per addetti ma non solo. Appuntamento che richiede impegno proprio perchèriesce ad aprire uno Spiraglio, una crepa per fare entrare luce su tematiche e su realtà fatte di dolore, assenze, rimozioni. Le “Scuole” assenti ingiustificate. Evento ormai maturo, solido e di sostanza che riesce a rappresentare storie di vita che sorprendono, allargano la mente, fanno palpitare il cuore come il miglior Cinema sa fare. Un Festival che va crescendo negli anni e che non desidera passerelle o presenze politiche indigeste. Non è cosa da gran premio e perfino l’Accademia del Cinema Italiano, che assegna il più importante riconoscimento cinematografico con il David di Donatello partecipa a latere non si capisce se per riverenza o per disinteresse. L’edizione 2025, per straordinaria coincidenza, ha festeggiato una ricorrenza importante, i 50 anni di “Qualcuno volò sul nido del cuculo” di Milos Foreman con Jack Nichlson nella sua migliore forma.
Opera straordinaria che cambiò la percezione e il modo di pensare la malattia mentale in gran parte dell’opinione pubblica. Oggi, per un processo di rimozione e di disimpegno pubblico, la malattia mentale è tornata ad essere oscurata, poco testimoniata, affatto discussa e forse tocca al Cinema riprenderne il racconto facendolo uscire dalla banalizzazione e dall’eccessiva semplificazione. Tra le opere da inseguire per la ricchezza e le tematiche narrate Libri & Visioni suggerisce: “Ogni pensiero vola” di Alice Ambrogi sulla storia di sei percorsi di vita giovanile che si dipanano frequentando un centro diurno di una ASL romana e “Il mio compleanno”straordinaria composizione emotiva, oltre che cinematografica, di Christian Filippi che narra la disperazione di un giovane immigrato cresciuto in una casa famiglia che insegue il desiderio di rivedere la madre per vivere con lei.
-Lo Spiraglio film Festival– da mantenere nella memoria per le prossime edizioni: per gli appassionati di Cinema, per la formazione dei giovani, per ripensare il mondo delle emozioni e degli affetti. Anche quelli intimi e personali.