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CENTROSINISTRA, LA RICETTA DEL SINDACO DI BOLOGNA PER UNA BUONA AMMINISTRAZIONE

La pianificazione e progettazione della città per individuare le priorità e capire come redistribuire le risorse in funzione di una visione complessiva. Questo uno dei nodi affrontati dal sindaco di Bologna, Matteo Lepore, protagonista questa mattina della manifestazione elettorale del centrosinistra. In piazza XX Settembre Lepore, in un dialogo con il candidato sindaco Angelo Figorilli, ha illustrato il modello amministrativo del capoluogo emiliano, che pur con diversità con Sulmona, offre comunque elementi utili da mutuare. “Un conto è distribuire, altro è redistribuire, la destra distribuisce noi redistribuiamo risorse – ha precisato Lepore – noi dobbiamo fare questo, redistribuire significa ridurre le disuguaglianze”. Poi Lepore ha spiegato come occorra, ad ogni realtà, adattare il modello di welfare, in modo da venire incontro alle reali esigenze dei cittadini e rendere la città capace di proteggere e accogliere i bisogni dei cittadini, anche attraverso servizi e infrastrutture. “D’altronde la politica nazionale dovrebbe occuparsi in concreto di emergenza abitativa – ha continuato il sindaco – perchè da una parte le grandi città hanno bisogno di alloggi ma anche l’emergenza riguarda anche le città e aree che vanno spopolandosi, perchè significa che non esistono incentivi a rimanere e borghi che si svuotano”. “Su queste questioni che riguardano i territori i sindaci devono riaprire un dibattito nazionale – ha concluso Lepore – perchè la sbornia di regionalismo ha portato i presidenti di Regione ad essere più importanti dei sindaci. E’ sbagliato, perchè se i sindaci sono meno importanti sono altrettanto meno importanti i cittadini. I sindaci devono essere presenti nelle cabine di regia regionali”.

 

Un commento su “CENTROSINISTRA, LA RICETTA DEL SINDACO DI BOLOGNA PER UNA BUONA AMMINISTRAZIONE

  • Quello che preme è combattere l’intenzione di quelle persone che non vogliono le campagne elettorali.
    Cimentarsi con le famiglie, le persone, apprendere i loro bisogni entrare a far parte di una comunità attiva.
    Altri schierameni tutto questo non lo vogliono, così passa tutto in sordina (sperando di vincere) coccolando l’apatia delle perosne per non farle votare.
    Su su, campagna elettorale in piazza, confronto su quello che ci hanno dato in questi ultimi anni (leggi discarica e aumento tasse regionali).

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