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CARA STEFANIA PEZZOPANE: LE INGIURIE, LE MESCHINERIE E LE CATTIVERIE LASCIAMOLE AI FRUSTRATI

di Stefania Pezzopane

L’AQUILA – COSA C’È’ DIETRO LA PORTA? Sembra buio e nero, ma non lo è. Ho sempre voluto aprire porte, attraversare ponti, rendere i muri valicabili. Perché ho scoperto felicità insospettabili dove mi tenevano lontana e mi hanno sorpresa meschinerie e cattiverie dove sembrava luce. Perciò guardiamo sempre oltre, abbandoniamo i pregiudizi, apriamo le porte e le finestre, può entrare l’aria fresca e pura di maggio. Che ci fa solo bene. Buona domenica

Un commento da parte mia. 

Figlio di ragazza madre degli anni ’50, so cosa sia il pregiudizio. Ero figlio della colpa, anche per quella chiesa che ora è sinonimo di coscienza e libertà. Tu hai svalicato montagne di ingiurie, hai sofferto come me lutti importanti che ci hanno uniti. Indipendentemente dall’appartenenza politica (il mio pensiero è noto), sei una delle menti più brillanti che il nostro territorio abbia mai partorito. La cattiveria è figlia delle frustrazioni Stefi. E noi frustrati non lo siamo stati mai. Semmai siamo frustranti per chi non vive libertà interiori. Quella libertà che, come la verità, ci ha sempre resi idealisti con lo sguardo rivolto al prossimo. Un abbraccio!

Gios.

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