
NEL CUORE DELLA PROVINCIA (E DELL’ANIMA): SPETTRI DIAVOLI CRISTI NOI, UN COLPO AL CUORE FIRMATO NEO EDIZIONI
Tra le uscite più sorprendenti e dirompenti dell’ultimo anno, spicca Spettri Diavoli Cristi Noi, il romanzo di Riccardo Ielmini, vincitore dell’edizione zero del Premio Neo e pubblicato dalla sempre coraggiosa e ispirata Neo Edizioni. Un libro che, come buona parte del catalogo della casa editrice abruzzese, non lascia scampo: si ama, si divora, si ricorda.
Un romanzo che si divora (e che divora il lettore)
Spettri Diavoli Cristi Noi non si limita a essere letto. È un’esperienza che si incolla addosso, che pulsa sotto pelle. Un romanzo impetuoso, viscerale, pieno di crepe e rivelazioni, ambientato in una periferia montana lombarda, dove nulla sembra accadere – ma dove, in realtà, tutto fermenta.
La storia segue una ghenga di ragazzini in BMX – la “Confraternita” – tra strade polverose, beghine inquietanti, adulti assenti e una provincia che sa di vecchie fabbriche, boschi e silenzi. Il tutto raccontato attraverso una scrittura colta ma mai elitista, grottesca e onirica, perfino mistica in alcuni passaggi. Fin dalle prime venti pagine – un unico, vertiginoso respiro narrativo – il lettore è immerso in un mondo brulicante di sottintesi, visioni e inquietudini.
La voce della terra e il dolore secolare
Uno degli elementi più affascinanti del romanzo è la voce narrante della terra stessa, che apre la storia con un “Recitativo della Contea” potente e lirico. È una dichiarazione d’amore per i suoi figli perduti, un lamento antico e dolente che richiama la memoria collettiva di guerre, epidemie, silenzi. Il Nord descritto da Ielmini è un luogo in cui la Storia ha lasciato solchi profondi, e in cui il male ha mille facce, spesso troppo umane.
Un’epopea oscura tra adolescenza e apocalisse
I protagonisti – Fredy, Accio, Bardo, Frida e Dambro – sono figure tragiche e vitali allo stesso tempo. Vivono l’ultima estate prima dell’ingresso nel mondo adulto, e il loro viaggio si fa presto una catabasi collettiva: una discesa dantesca nei gironi infernali del proprio presente. In questo racconto corale, dove il tempo sembra sospeso tra fine e inizio, i demoni si aggirano tra le corsie dei supermercati e nei vicoli dimenticati.
Il tono del romanzo si fa sempre più teso, cupo, profetico, fino a sfiorare una visione post-millenaristica in cui le illusioni di un mondo nuovo – dopo la caduta del Muro – si infrangono contro la dura realtà di Mammona, il Dio Denaro. Ogni personaggio cambia, si perde, si trasforma. Tranne uno, Dambro, che resta. E con lui resta la memoria, la malinconia, la voglia ostinata di non dimenticare.
Neo Edizioni: una voce fuori dal coro
A pubblicare questo romanzo è Neo Edizioni, realtà editoriale indipendente fondata nel 2008 a Castel di Sangro, nel cuore dell’Appennino abruzzese. Da sempre, Neo si distingue per la capacità di individuare e valorizzare voci autentiche, disturbanti, poetiche, feroci, capaci di raccontare l’Italia che raramente trova spazio nei circuiti più commerciali.
Il nome stesso – “Neo” – evoca qualcosa che rompe, che disturba, che affiora sulla pelle per ricordarci che c’è sempre qualcosa da guardare più da vicino. E proprio per questo, ogni libro targato Neo ha una forza magnetica: non rassicura, ma smuove. Spettri Diavoli Cristi Noi è un esempio perfetto di questo approccio editoriale.
In sintesi
Spettri Diavoli Cristi Noi è un romanzo che vibra, che parla alle viscere e alla memoria. Un libro che unisce la poesia alla tragedia, l’ironia alla ferocia, il realismo al gotico. Un viaggio narrativo potente, disturbante e necessario. E ancora una volta, Neo Edizioni dimostra di essere una delle case editrici più coerenti, coraggiose e necessarie del panorama italiano.
Per chi sarà al Salone Internazionale del Libro di Torino, lo stand di Neo (Pad. 3 – Stand N51) è una tappa obbligata. Perché a volte i libri migliori non si cercano: sono loro a scegliere noi.