
IL PASSO POSSIBILE: ASSEGNARE 50 ABITAZIONI COMUNALI A PERSONE CHE LAVORANO DA REMOTO
L’AQUILA – I gruppi di area liberale-riformista Il Passo Possibile (Americo di Benedetto, Fabrizio Ciccarelli, Emanuela Iorio, Elia Serpetti, Massimo Scimia), Azione (Enrico Verini, Roberta Gargano, Angelo Mancini) e 99L’Aquila (Gianni Padovani) tornano sull’argomento a seguito dell’intervento delle associazioni di categoria Confabitare L’Aquila e FIAIP.
La nostra proposta di destinare una parte delle abitazioni acquisite dal Comune dell’Aquila a
seguito dell’opzione della sostituzione edilizia equivalente, offerta in particolari casi ai cittadini
dopo il sisma del 2009, nasce esclusivamente con l’intento di fornire un contributo utile alla
collettività attraverso la valorizzazione di un patrimonio che noi consideriamo una risorsa e
non un problema.
Spingere l’amministrazione Comunale a emanare un bando (per 50 di queste abitazioni)
finalizzato ad ospitare lavoratori che scelgono in misura crescente di svolgere la propria
attività senza un domicilio stabile nel tempo utilizzando le tecnologie digitali da remoto, dato
anche l’esiguo numero di unità immobiliari da impegnare, non significa certamente distrarsi
dalle problematiche evidenziate da Confabitare L’Aquila e FIAIP.
Come parte politica rivolgiamo la massima attenzione alle esigenze esposte dai presidenti
provinciali delle due associazioni di categoria, ma vogliamo farlo senza incomprensioni.
Crediamo infatti che la nostra proposta, inserendosi in una politica complessiva di gestione,
non precluda né tolga nulla alle altre esigenze abitative e immobiliari, bensì raggiunga lo
scopo di attirare persone in città a canoni "normali", come necessariamente e
normativamente deve essere fatto negli immobili di specie.
Consapevoli che la città, oggi, dispone di un vastissimo patrimonio immobiliare
pubblico/privato – che paradossalmente, causa dinamiche diverse nel tempo createsi, non
riesce a soddisfare la crescente richiesta di famiglie, studenti, lavoratori – non siamo
certamente contrari a un tavolo tecnico sulla questione immobiliare, anzi lo auspichiamo. I
nostri consiglieri comunali ne saranno promotori nelle opportune commissioni consiliari, al fine
di dare senso compiuto a tutte le esigenze rappresentate e di armonizzare la problematica
delle emergenze abitative alle quali si dovrebbe rispondere in modo organico.
Rivendichiamo comunque il merito di aver almeno aperto un dibattito pubblico sul patrimonio
immobiliare del Comune dell’Aquila, fino ad oggi assente, che consideriamo necessario e non
più rinviabile perché solo attraverso la partecipazione questo ed altri ambiti possono essere
affrontati dando risposte alla collettività.