
PIETRUCCI E ALBANO (PD): LA SANITA’ AQUILANA SPROFONDA PER L’ACCANIMENTO DELLA REGIONE
L’AQUILA – Qualcuno fermi la Grimaldi e Verì e si apra immediatamente un confronto affinché l’Assessorato alla Sanità comprenda le ragioni e le esigenze vitali della ASL1 dopo tutto ciò che ha vissuto negli ultimi 16 anni: a partire dal terremoto (e del mancato utilizzo dei fondi dell’assicurazione) che determinò l’impossibilità nel 2009 di fare concorsi e – con il turn over al 20% – costrinse il manager ad assumere ricorrendo alle Agenzie interinali e alle cooperative per non paralizzare il blocco amministrativo. E poi c’è stata la pandemia, la ripartizione iniqua dei fondi COVID e del fondo sanitario regionale, la carenza di personale sempre sotto organico, l’hackeraggio informatico, le scelte sbagliate sulla Casa di
Comunità e sui Nuclei di cure primarie che hanno fatto della ASL1, ingiustamente, la Cenerentola
d’Abruzzo nonostante le mie, le nostre continue inascoltate denunce.
Oggi la CGIL e la Uil lanciano un altro gravissimo allarme: una direttiva del Dipartimento Sanità della
Regione che intimerebbe alla Asl1 la sospensione delle procedure di gara per l’affidamento dei servizi
di supporto amministrativo.
Un servizio esternalizzato da oltre 10 anni che impiega circa 150 lavoratori, alcuni dei quali ex LSU –
lavoratori socialmente utili in servizio da oltre vent’anni: se le indiscrezioni corrispondessero al vero, lo
scenario sarebbe a dir poco drammatico con una drastica contrazione occupazionale che
comprometterebbe i servizi erogati con un blocco delle attività all’interno della ASL1.
C’è una sorta di accanimento politico teso a demolire la ASL1 magari per tentare, in un futuro quasi
immediato, di prendersi il DEA di 2° livello ai danni dell’Aquila. Per questo sollecito tutti i politici aquilani
a stare con le “recchie dritte”.
Sono anni che chiediamo di stabilizzare i lavoratori facendo transitare il personale gestito da
Cooperative e Agenzie interinali in società di scopo, internalizzandoli, oppure in Abruzzo Progetti.
Abbiamo approvato Risoluzioni, ne abbiamo discusso in specifiche sedute della Commissione Sanità e
nonostante le rassicurazioni dell’Assessore Verì e di altri politici eletti non è stato messo in campo un
solo atto politico e amministrativo che andasse nella direzione auspicata e necessaria.
Lo scenario pazzesco che si profila si aggiunge all’aumento delle aliquote Irpef deciso dalla Giunta
Marsilio. Quindi i cittadini pagheranno le tasse più alte per coprire un buco di Bilancio fatto dalla destra
ed avere la terz’ultima sanità d’Italia per i LEA oltre al taglio di servizi che sarà ferale per alcune
prestazioni essenziali. Poi si vuole ridurre ancora di più la spesa sanitaria tagliando i servizi e adesso –
sospendendo la procedura di gara come denunciano CGIL e UIL – si cancellerebbero 150 rapporti di
lavoro senza minimamente considerare le esperienze acquisite e la necessità di personale all’interno
della Asl1.
Fermi tutti. Aprite immediatamente un confronto politico su ASL1. Il Comitato ristretto e i Sindaci
dell’Aquila e di Avezzano intervengano per trovare immediatamente – e senza interrompere servizi
essenziali – la soluzione occupazionale che da tempo abbiamo indicato.