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SULMONA, IL ROTARY DONA AL VESCOVO UN’OPERA SEICENTESCA SU CELESTINO V: “IL PREDESTINATO” NELLA CRIPTA DELLA CATTEDRALE

SULMONA – Un’opera d’arte del Seicento, dal profondo valore simbolico e spirituale, è stata consegnata sabato sera dal Rotary Club di Sulmona al vescovo di Sulmona-Valva, monsignor Michele Fusco, durante una serata dedicata al dialogo tra arte e spiritualità. Il dipinto, intitolato Il Predestinato, raffigura Pietro da Morrone – futuro papa Celestino V – mentre in sogno riceve da San Bernardo di Chiaravalle, in abito bianco cistercense, la profezia del suo destino pontificio.

Artemio La Ratta mentre consegna al vescovo di Su,Mina l’opera

Il quadro, acquistato a Düsseldorf grazie a un progetto promosso dal Rotary per valorizzare la figura di Celestino V, sarà collocato nella cripta della Cattedrale di San Panfilo, luogo simbolo della spiritualità e della memoria celestiniana nella Valle Peligna.

Nel corso della cerimonia, il presidente del Rotary Club di Sulmona, Artemio Laratta, ha ribadito l’impegno dell’associazione nel custodire e promuovere il patrimonio culturale e storico del territorio: “Cerchiamo costantemente simboli artistici e testimonianze che raccontino la nostra identità e rafforzino il legame tra cultura e service”.

Monsignor Fusco ha ringraziato il Rotary per il dono e ha colto l’occasione per riflettere sul significato del Giubileo e sull’attualità della figura di Celestino V, simbolo di umiltà e scelta radicale del Vangelo. “Nel tempo che viviamo – ha detto – la spiritualità può ancora essere luce e guida, come lo fu per Pietro da Morrone.”

La serata ha anche visto l’ingresso di due nuovi soci nel Rotary Club di Sulmona: l’enologa Francesca Margiotta e l’imprenditore Davide Grassi. Presenti all’evento anche la governatrice del distretto 2090, Chiara Buccini, e la presidente del club Inner Wheel di Sulmona, Rosanna D’Aurelio.

Un’occasione che ha unito arte, memoria e impegno civile, nel segno di una figura – quella di Celestino V – che continua a parlare al presente ed è destinata a segnare anche il futuro.

Un momento della conviviale con il vescovo Fusco nel ristorante Caldora di Pacentro

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